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Emporio solidale a Rivoli, Comune e Parrocchie unite per ridare dignità a chi è in difficoltà

Nel nuovo spazio le famiglie potranno scegliere liberamente i beni, superando l’assistenzialismo

Emporio solidale a Rivoli, Comune e Parrocchie unite per ridare dignità a chi è in difficoltà

Emporio solidale a Rivoli, Comune e Parrocchie unite per ridare dignità a chi è in difficoltà

A Rivoli nasce un nuovo presidio di solidarietà. Si chiamerà Emporio Solidale e sorgerà in via Dora Riparia 2, all’interno di locali comunali concessi in uso gratuito alle sette parrocchie cittadine per sei anni rinnovabili. È il frutto di un accordo tra Comune e comunità cristiane, una sinergia che punta a trasformare l’aiuto alle famiglie in difficoltà in un percorso di partecipazione e dignità.

Con la delibera di Giunta n. 180 del 12 giugno 2025, la città ha formalizzato un progetto che segna un cambio di passo nella politica sociale: un luogo dove le persone seguite dai gruppi caritativi parrocchiali potranno accedere a prodotti alimentari e per l’igiene in modo libero, scegliendo in prima persona cosa serve davvero. Non pacchi uguali per tutti, ma un’esperienza che restituisce libertà di scelta e rispetto.

L’Emporio Solidale è, nelle parole del sindaco Alessandro Errigo, «una dimostrazione concreta che il Comune è vicino ai cittadini, non solo con atti amministrativi, ma con gesti capaci di restituire dignità e fiducia a chi si trova in difficoltà».

Accanto a lui, l’assessora Silvia Romussi, delegata alle politiche di sostegno alle famiglie, sottolinea come l’iniziativa sia anche un modo per «creare un luogo che non è solo distribuzione di beni, ma occasione di incontro, inclusione e partecipazione attiva».

Un progetto simbolico anche nella scelta del luogo: un edificio comunale trasformato in spazio di accoglienza, dove l’aiuto non passa dall’assistenzialismo ma dal riconoscimento reciproco. L’Emporio, spiegano dal municipio, sarà gestito attraverso una co-progettazione tra Comune e parrocchie, senza gara pubblica, proprio per la forte valenza sociale dell’iniziativa.

Il coinvolgimento delle sette parrocchie rivolesi – S. Paolo Apostolo, S. Giovanni Bosco, Beata Vergine delle Grazie, S. Bernardo Abate, S. Bartolomeo Apostolo, S. Martino Vescovo e S. Maria della Stella – consolida un impegno che dura da anni. «Come comunità cristiana da sempre ci prendiamo cura delle persone in difficoltà – ricordano i parroci –. Nelle nostre parrocchie da decenni distribuiamo borse spesa mensili, e da otto anni il gruppo del Pane sul Muricciolo ha dato vita a un emporio condiviso tra tutte le comunità».

Quel modello, sperimentato e consolidato, oggi diventa patrimonio cittadino. «Con questo nuovo spazio – aggiungono i sacerdoti – vogliamo camminare ancora più vicini a chi vive situazioni economiche complesse e dimostrare che la collaborazione tra persone e istituzioni può costruire ponti di pace e solidarietà».

Accanto alla distribuzione di beni, l’Emporio offrirà percorsi di accompagnamento sociale e momenti di volontariato attivo. Tra le novità più significative, anche l’iniziativa del “biglietto sospeso”, che permetterà a famiglie fragili di accedere gratuitamente ad eventi culturali e sportivi organizzati in città. Una scelta simbolica ma importante: non solo aiutare a riempire la dispensa, ma restituire la possibilità di vivere esperienze, relazioni, cultura.

L’apertura ufficiale è prevista nei prossimi mesi, ma l’attesa è già alta: Rivoli sarà una delle poche città piemontesi a ospitare un emporio solidale di rete, realizzato interamente con il contributo di istituzioni pubbliche e religiose.

L’obiettivo è chiaro: superare il concetto di carità “a senso unico” e costruire una comunità che si riconosca nella solidarietà quotidiana. Perché chi attraversa un periodo difficile non ha bisogno solo di aiuti, ma di sentirsi parte di una società che non lascia indietro nessuno.

In un momento in cui la povertà cresce e la distanza tra istituzioni e cittadini sembra aumentare, l’Emporio Solidale di Rivoli rappresenta una risposta concreta e umana, fondata sulla cooperazione e sulla fiducia. Una promessa mantenuta: quella di un’amministrazione e di una comunità che scelgono di lavorare insieme per restituire a tutti la dignità del vivere.

Il nuovo spazio

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