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Ivrea, Vassia e Vannacci a tavola per “Generazione Decima”: scoppia la polemica

L’iniziativa legata al generale leghista e ai richiami alla Decima Mas finisce nel mirino di Rifondazione Comunista: “Non è goliardia, ma normalizzazione del fascismo”

Ivrea, Vassia e Vannacci a tavola per “Generazione Decima”: scoppia la polemica

Ivrea, Vassia e Vannacci a tavola per “Generazione Decima”: scoppia la polemica

Ieri davamo la notizia di una cena organizzata per promuovere “Generazione Decima”, una nuova associazione promossa dal generale Roberto Vannacci della Lega, con chiari riferimenti alla Decima Mas. A darle risalto, l’avvocato eporediese Giacomo Vassia, sui social, con tanto di foto di lui e Vannacci. Le reazioni non si sono fatte attendere.

“Non è il primo caso in città – commenta il Circolo di Ivrea del Partito della Rifondazione Comunista – in cui si esplicita un sentimento nostalgico nei confronti del ventennio mussoliniano e del fascismo della Repubblica di Salò. Appare ogni giorno sempre più evidente come dietro le ‘svolte’ dei partiti postfascisti esista e sia radicato un legame con persone, simboli, miti direttamente legati al fascismo. Vale la pena, per i più giovani, tracciare un po’ di storia. La X Flottiglia Mas è stato un reparto militare della RSI, creatosi alla notizia dell’armistizio l’8 settembre 1943 per continuare la guerra al fianco dei nazisti. Autonoma rispetto alla struttura dell’esercito fascista, riconosceva esclusivamente l’autorità di Mussolini. La X Mas ebbe come principale obiettivo quello di dedicarsi alla repressione antipartigiana attraverso pratiche brutali e violenze efferate: torture, fucilazioni sommarie, rappresaglie, rastrellamenti e crimini di guerra…”

ferruccio

asfa

Rifondazione ricorda una figura cara a Ivrea, a cui è intitolata la piazza del municipio: Ferruccio Nazionale, partigiano Carmela, impiccato a Ivrea il 29 luglio 1944, nella stessa piazza. Nota a tutti la fotografia che lo ritrae con al collo un cartello con la scritta “Aveva tentato con le armi di colpire la Decima”. Il corpo del partigiano, martoriato dalle torture, veniva così esposto in piazza di città come macabro monito per la popolazione.

“È inaccettabile – inforcano i militanti – che un cittadino eporediese si presti a quel vergognoso tentativo di normalizzazione e pacificazione col fascismo e col postfascismo. Segnali come questo ci devono porre in allerta. Qualcuno potrà sorridere, ma non possiamo permetterci di sottovalutare episodi che a prima vista possono sembrare minori, come per l’appunto una foto personale sui social che inneggia alla Decima Mas. Esibire, in qualunque contesto, nomi e simboli che richiamano al fascismo non è giustificabile su nessun piano. Non accetteremo giustificazioni su questo episodio, perché non crediamo al fatto che possa essere valutato come una leggerezza o una goliardata: chi si rifà a simboli fascisti non può non esserne cosciente…”

E non è ancora finita.

Rifondazione chiede infatti alle forze democratiche di stigmatizzare tale episodio e invitano l’avvocato Vassia a fare un ripasso di ciò che avvenne nel nostro Paese tra il 1919 e il 1945.

“Da parte nostra sappiamo che l’antifascismo è un lavoro culturale e militante quotidiano, che va praticato in ogni contesto, politico e civile. Lo dobbiamo ad antifascisti/e e partigiani/e che ci hanno consegnato la Repubblica. Condanniamo e continueremo a condannare con fermezza ogni tentativo di riabilitare formazioni fasciste e criminali. La Decima Mas non è patrimonio da tramandare. Se la destra sogna un’Italia nostalgica e in uniforme, noi continueremo a difendere un’Italia antifascista, libera e consapevole…”

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