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25 Settembre 2025 - 19:20
In una società che punta allo spettacolo e ai colpi di scena, c’è ancora qualcuno disposto a creare musica con le proprie mani sul palco. E’ questo uno dei punti di forza della Revok Band: fare spettacoli interamente in live e dedicarsi solamente alla produzione musicale, mettendo da parte gli sfarzi che vanno di moda al giorno d’oggi.
La Revok Band nasce nel 2000 dall’incontro tra Davide Careggio, cantante, Marco Sincardi, chitarrista, Elisa Ferraris, chitarrista e Massimiliano Balsamo, batterista. Per un quarto di secolo, Massimiliano, Elisa e Marco sono stati lo zoccolo duro della Revok; la band ha poi raggiunto la sua conformazione finale con l’aggiunta di Marco Ottonello, bassista, e Giulia Palermo, la vera identità canora del gruppo.
L’obiettivo della band è custodito nel nome stesso: “revok”, infatti, altro non è che “cover” al contrario. E il gruppo, nei suoi 25 anni di carriera, si è proprio dedicato alla ricreazione dei brani dei cantanti e gruppi rock piu’ celebri: da Amy Winehouse ai Queen e Patti Smith, fino a integrare negli ultimi concerti anche Battisti e il rock italiano. Sebbene non abbiano una canzone preferita, “Sweet Dreams (Are Made of This)” di Eurythmics rimane la loro canzone storica, inclusa in ogni scaletta.
Nel 2002 avevano abbozzato un pezzo inedito, ma hanno preferito mettere da parte la produzione originale per dedicarsi soltanto alle cover. La scelta non è stata casuale: il loro vero obiettivo è suonare e cantare le canzoni dal vivo, senza neanche il supporto di una traccia in playback.
Sabato 20 settembre hanno suonato a Caluso, in occasione della storica festa dell’uva. Avevano un piccolo angolo in via Roma, ma l’intero paese é riuscito comunque a percepire la loro grinta, soprattutto durante “Maniac”: tra chiacchiere e bicchieri di passito, la gente non poteva fare altro che lasciarsi coinvolgere dai loro toni.
L’intesa tra i membri è la chiave del successo del gruppo: “È la nostra grande amicizia che ci permette di fare spettacoli così ben riusciti.” afferma Massimiliano, il batterista. “Oltre alla costanza, è proprio l’amicizia a tenere viva la band”.
Dopo Caluso, la Revok Band ha l’agenda piena di concerti fino al 2026 e non hanno intenzione di fermarsi. “Se mai noi dovessimo abbandonare il gruppo, troveremo qualcuno che raccoglierà la nostra eredità”, ha spiegato Massimiliano. E l’eredità di cui parla è molto chiara: amicizia, divertimento e costanza come chiave del successo.
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