Cerca

Attualità

Caluso, la 92ª Festa dell’Uva vince anche sul maltempo

Tradizione, emozioni e premi: la comunità unita trasforma le difficoltà in energia e celebra lo spirito di appartenenza tra rioni e frazioni.

La Ninfa 2025

Arianna Sanna fotografata da Mauro Minetti

L’aria di festa continua a vibrare a Caluso, anche dopo che le ultime luci si sono spente e i tendoni sono stati smontati. La 92ª edizione della Festa dell’Uva ha lasciato dietro di sé quell’eco particolare che solo gli eventi autentici e profondamente radicati nella storia di un territorio sanno regalare. Non è stata una semplice kermesse dedicata al vino e al patrimonio agricolo locale, ma un rito collettivo che ha coinvolto tutti: rioni, frazioni, associazioni, famiglie, giovani e anziani, legati da un filo comune di orgoglio e appartenenza.

Quest’anno la festa ha dovuto fare i conti con un avversario temuto da ogni organizzatore: il maltempo. Ma nonostante i temporali e le incertezze meteorologiche, la comunità non si è lasciata scoraggiare. Anzi, ha trovato nella difficoltà un motivo in più per rinsaldare i legami e dimostrare che lo spirito di Caluso è più forte di qualsiasi pioggia. Lo hanno sottolineato più volte gli interventi della serata conclusiva, lunedì 22 settembre, quando – a partire dalle 20:30, nella zona della Pro Loco al Parco Spurgazzi – si è tirata la riga di bilancio di questa edizione.

La serata si è aperta con le parole di Cristina Pistono, che ha preso la parola a nome della Pro Loco di Caluso. Il suo intervento è stato un tributo a quella rete invisibile di collaborazione che ha permesso, ancora una volta, di portare avanti una macchina organizzativa imponente. «Vorrei ringraziare di cuore tutti i rioni e le frazioni» ha dichiarato Pistono, sottolineando con emozione la partecipazione corale. «La vostra grande cooperazione per le serate, le cene e le sfilate, è stata fondamentale. Senza il vostro sostegno, non saremmo mai riusciti a rispettare le scadenze e a organizzare un evento di tale portata». Un riconoscimento che ha fatto vibrare l’orgoglio dei tanti presenti, consapevoli che la festa appartiene a tutti e cresce solo grazie al contributo di ciascuno.

La presidente della Pro Loco di Caluso Caterina Pistono immortalata da Mauro Minetti

L'ordine delle Ninfe con la nuova presidente Marta Salvetti ph: Mauro Minetti

Sindaco Maria Rosa Cena con il Prete Don Loris Cena Ph: Mauro Minetti 

La frazione Rodallo, casa della Ninfa Albaluce 2025, vittorioso nel Torneo Boccio Ph: Mauro Minetti

Rione Rosario come miglior spirito e vittoriosa nel Palio, aprirà le danze della nuova edizione della Festa dell'Uva Ph: Mauro Minetti

Il miglior carro del Rione Freta Ph: Mauro Minetti

Rione Pescarolo come miglior gruppo  Ph: Mauro Minetti

Arianna Sanna, ninfa albaluce 2025 Ph: Mauro Minetti

La presidente ha poi ribadito l’impegno della Pro Loco a non sedersi sugli allori: una prossima riunione sarà dedicata a valutare i punti di forza e le criticità, con lo sguardo rivolto a un futuro in cui la Festa dell’Uva possa migliorarsi continuamente.

È toccato poi alla sindaca Maria Rosa Cena prendere la parola. Il suo discorso ha avuto il tono della condivisione e del sostegno istituzionale, lodando la capacità della Pro Loco di prendere decisioni difficili. La più significativa è stata l’annullamento della sfilata dei carri, scelta dettata dall’incertezza del meteo. «La Pro Loco ha agito con grande saggezza» ha commentato Cena, ricordando come il maltempo avesse colto di sorpresa persino i bollettini: «Ieri che non era prevista pioggia, è arrivato uno scroscio. Molto probabilmente, se avessimo fatto la sfilata, avremmo rischiato grosso». Anche il suo intervento si è concluso con un ringraziamento a tutti coloro che, dietro le quinte, hanno reso possibile la riuscita della manifestazione.

Uno dei momenti più sentiti è stato l’intervento di Marta Salvetti, presidente dell’Ordine delle Ninfe, che ha parlato a nome di un gruppo simbolico e amatissimo. Con emozione e orgoglio, Salvetti ha ribadito il legame profondo tra le Ninfe e la comunità: «Ci auguriamo di essere accolte come noi cerchiamo di fare. Siamo state, prima di essere ninfe, parte attiva dei nostri rioni». Un richiamo al valore delle radici, alla continuità generazionale e al senso di appartenenza che rendono la figura della Ninfa Albaluce molto più che un ruolo cerimoniale.

L’attesa, però, era tutta per Arianna Sanna, la Ninfa Albaluce 2025. Giovane e luminosa, ha saputo trasmettere al pubblico l’entusiasmo genuino di chi ha appena coronato un sogno. «Grazie di questo magico momento» ha detto, con la voce che tradiva emozione e occhi che brillavano. «È soltanto il primo giorno e non vedo l’ora di vivere quest’anno. Spero di essere all’altezza. Ringrazio il sindaco, la Pro Loco, la Credenza, l’Ordine delle Ninfe e ognuno di voi per questo momento unico». Parole semplici, ma cariche di speranza e gratitudine, che hanno strappato un lungo applauso e hanno fatto percepire l’inizio di un nuovo capitolo nella storia della festa.

Dopo i discorsi, spazio alle premiazioni, attesissime dai rioni e dalle frazioni che, con impegno e creatività, hanno reso viva la manifestazione. Il trionfo della Frazione Rodallo, già in festa per il legame con la Ninfa 2025 che vi risiede, ha avuto il sapore della festa nella festa: il torneo di Bocce è stato loro. Il Rione Rosario ha conquistato due premi prestigiosi: quello per il Miglior spirito e il Palio, che garantirà l’onore di aprire i festeggiamenti del prossimo anno. Il premio per il Miglior Carro è stato assegnato al Rione Freta, che ha saputo unire meticolosità artigianale e fantasia. Infine, il riconoscimento per il Miglior Gruppo è andato al Rione Pescarolo, premiato per la sua coesione e la capacità di animare con calore ogni fase della festa.

Con questi ultimi applausi e premi, si è chiusa un’edizione che ha confermato la Festa dell’Uva come un punto fermo nel calendario non solo calusiese, ma di tutto il Canavese. Non è stata la pioggia a definire la 92ª edizione, ma la passione e la capacità di stare insieme. La festa, ancora una volta, ha dimostrato di essere molto più che un evento: è un patrimonio di emozioni, di ricordi e di identità che si rinnova di anno in anno, tenendo viva la memoria delle radici e aprendo le porte al futuro con un entusiasmo che contagia chiunque vi partecipi.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori