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16 Settembre 2025 - 23:13
Nessuna chiusura, ma un trasloco. Così l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi ha risposto oggi in Consiglio regionale al question time sul destino del Poliambulatorio di via del Ridotto a Torino. «Nessuna chiusura – ha dichiarato – i servizi attualmente erogati saranno trasferiti a 800 metri di distanza nelle nuove strutture. In questo modo l’Asl risparmierà sul costo dell’affitto dei locali e non ci sarà nessuna ripercussione sui cittadini».
Il trasferimento rientra in una più ampia strategia di riorganizzazione dei servizi sanitari della ASL Città di Torino, che sta completando diversi interventi sul territorio. Nei mesi scorsi è stata inaugurata la nuova Casa di Comunità “ex Istituto Marco Antonetto” in corso Toscana 111/g, a circa 2,7 chilometri da via del Ridotto. Ancora più vicino, in via Cigna 74, stanno invece per concludersi i lavori sull’area dell’ex Astanteria Martini, a soli 800 metri dal Poliambulatorio oggetto del dibattito. Qui sorgeranno due Ospedali di Comunità, due Case di Comunità e tre Centrali Operative Territoriali: una vera e propria cittadella della sanità che, nelle intenzioni, andrà a compensare la chiusura dello storico presidio Martini, avvenuta ormai molti anni fa.
In primo piano l'assessore regionale Federico Riboldi
Secondo l’Asl, l’apertura della struttura di via Cigna rappresenterà «una straordinaria occasione, date le sue dimensioni, per l’offerta dei servizi sanitari e socio-sanitari a favore della popolazione delle Circoscrizioni 5 e 7». La Circoscrizione 5 potrà inoltre contare su un nuovo Poliambulatorio posizionato al confine del proprio territorio.
Il tema è stato al centro di una riunione lo scorso 15 aprile, alla presenza dell’assessore comunale Jacopo Rosatelli, dei presidenti di Circoscrizione Crescimanno (5) e Deri (7) e del direttore generale dell’Asl torinese Carlo Picco. In quell’occasione l’azienda sanitaria ha illustrato il piano di riallocazione dei servizi, chiedendo agli amministratori locali di farsi portavoce verso la cittadinanza per spiegare il cambiamento.
Sono arrivate rassicurazioni sulla continuità dei servizi: il trasferimento avverrà soltanto dopo l’apertura della nuova struttura in via Cigna. Non solo: nell’incontro si è discusso anche dell’implementazione dei servizi domiciliari, a supporto soprattutto di soggetti fragili e anziani.
In sintesi, i cittadini non dovranno rinunciare alle prestazioni sanitarie finora disponibili in via del Ridotto. Cambierà soltanto l’indirizzo, con l’obiettivo – dichiarato – di garantire una sanità territoriale più moderna, funzionale e sostenibile.
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