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Torino, caos al test di ammissione a Scienze della formazione primaria: mancano i plichi, 1.600 candidati a casa

La ditta incaricata non ha consegnato tutte le copie: mattinata di attese e tensione al Lingotto, l’ateneo fisserà una nuova data

Torino, caos al test di ammissione a Scienze della formazione primaria: mancano i plichi, 1.600 candidati a casa

Torino, caos al test di ammissione a Scienze della formazione primaria: mancano i plichi, 1.600 candidati a casa (immagine di repertorio)

Mattinata di disagi e proteste al Lingotto di Torino, dove ieri, 11 settembre, è saltata la prova di ammissione al corso di laurea in Scienze della formazione primaria dell’Università di Torino. La causa è stata la mancanza di un numero adeguato di test stampati: la ditta appaltatrice incaricata non ha consegnato tutte le copie necessarie a coprire gli oltre 1.600 candidati iscritti, lasciando metà dei banchi senza plichi.

La prova, che avrebbe dovuto prendere il via alle 11 dopo la registrazione iniziata in mattinata, si è trasformata in un lungo limbo. Alcuni studenti hanno ricevuto i fascicoli, altri sono rimasti in attesa, mentre la commissione non riusciva a gestire una situazione progressivamente più caotica. C’è chi racconta di aver visto aprire i test già distribuiti e persino fotografare le prime pagine, in un contesto che ha fatto perdere il controllo sull’intera sessione.

Dopo oltre un’ora di incertezza, con centinaia di candidati bloccati in aula senza spiegazioni, è arrivata l’ufficialità: il test è annullato. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri, chiamati a chiarire la gestione di una situazione che ha lasciato studenti e famiglie sconcertati.

Il corso di laurea in Scienze della formazione primaria, a ciclo unico, è tra i più richiesti perché rappresenta il canale di accesso all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria. Per l’Università di Torino erano disponibili 455 posti suddivisi tra le sedi di Collegno (230), Savigliano (150) e Biella (75). Un contingente definito a livello nazionale, che rende ogni posto conteso da più candidati.

La prova di ieri avrebbe dovuto avere una durata di 150 minuti. Nel resto d’Italia si è svolta regolarmente, ma a Torino resterà negli annali come una giornata nera: gestione definita “disastrosa” dagli studenti, che lamentano scarsa comunicazione e mancanza di controllo.

Ora resta da capire quando sarà fissata la nuova data. L’ateneo ha fatto sapere che comunicherà a breve le modalità di recupero della prova. Intanto, il malcontento serpeggia tra gli aspiranti maestri e maestre, molti dei quali hanno viaggiato da altre province per presentarsi a Torino.

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