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Ucei insorge: "Pericoloso il minuto silenzio a scuola solo per Gaza"

L'Unione accusa di dimenticare i bambini israeliani e Valditara invita a commemorare tutte le giovani vittime dei conflitti

 Minuto silenzio per Gaza a scuola, protesta l'Ucei

Minuto silenzio per Gaza a scuola, protesta l'Ucei (foto di repertorio)

Con l’inizio del nuovo anno scolastico, molte scuole del Piemonte, così come istituti in Veneto, Valle d’Aosta e Trento, hanno osservato un minuto di silenzio per Gaza, promosso dalla rete informale Scuola per la pace Torino e Piemonte. Studenti, docenti e genitori hanno partecipato alla manifestazione per esprimere vicinanza alla popolazione palestinese, da mesi sotto costanti bombardamenti. In alcune scuole il minuto di silenzio è stato rispettato immediatamente dopo l’ingresso in aula, in altre è stato programmato durante la mattinata, mentre in alcune strutture la partecipazione dei genitori ha rafforzato il gesto di solidarietà.

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, presente al Convitto Umberto I di Torino, ha commentato: "Il minuto di silenzio che avete fatto per Gaza è un bel segnale, quel silenzio è quello che deve dire a noi che non possiamo più stare in silenzio, perché quello che succede non è accettabile".

Tuttavia, l’iniziativa ha suscitato critiche dall’Unione delle Comunità ebraiche italiane, che ha invitato famiglie, dirigenti, studenti, sindacati e il ministro dell’Istruzione a ricordare anche le altre vittime dei conflitti: "Tutti coloro che non possono spensieratamente e liberamente vivere questo momento, con il pensiero rivolto anche ai bambini israeliani, ex ostaggi ed orfani, feriti e sofferenti per i crimini subiti dal massacro di Hamas del 7 ottobre", oltre ai bambini ucraini. L’Ucei ha sottolineato che "in queste iniziative sembra mancare un riconoscimento della complessità della situazione e del contesto che ha portato all'escalation del conflitto, a partire dall'attacco terroristico del 7 ottobre 2023, compiuto da Hamas contro civili israeliani".

Dal canto suo, il ministro Giuseppe Valditara ha difeso il gesto delle scuole, sottolineando la necessità di commemorare tutte le giovani vittime di guerre nel mondo: "È senz'altro positivo il minuto di silenzio che le scuole, nella loro autonomia, hanno deciso di dedicare alla commemorazione di tutte le vittime dei conflitti, in particolare i bambini, i giovani, che ogni giorno muoiono in tante zone di guerra nel mondo. La pace è un valore fondante della nostra civiltà". Le parole del ministro hanno ricevuto un plauso anche dalla Uil Scuola.

L’iniziativa ha suscitato attenzione anche al di fuori del Piemonte. In Abruzzo, il collegio docenti di una scuola aquilana ha osservato un minuto di silenzio per Gaza. Il preside, giunto con una t-shirt recante la bandiera palestinese, ha avviato un confronto con il corpo docente sull’attualità del conflitto e sulla posizione di Israele, invitando poi il personale scolastico a firmare l’appello della comunità docenti per Gaza.

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