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Tombini intasati a San Mauro, i cittadini lanciano l'allarme: "Nessuno controlla, rischio allagamenti"

Con l'avvicinarsi delle prime piogge autunnali, il problema non può essere trascurato: la denuncia dei residenti

Tombini intasati a San Mauro, i cittadini lanciano l'allarme: "Nessuno controlla"

Tombini intasati a San Mauro, i cittadini lanciano l'allarme: "Nessuno controlla"

Settembre è arrivato, l'autunno è alle porte e le foglie iniziano a cadere. Ma il Comune di San Mauro Torinese non sembra essere ancora pronto. Sono diversi, infatti, i cittadini che stanno denunciando online la condizione dei tombini per la raccolta dell'acqua piovana in via XX Aprile, già completamente intasati dalle prime foglie secche.

«Ho visto la situazione ieri (8 settembre, ndr): è un degrado totale», commenta un sanmaurese. E ancora: «Nessuno controlla nulla... Le ditte fanno solo il minimo sindacale. Vale anche per i rami degli alberi caduti e le strisce pedonali».

I tombini ostruiti rappresentano infatti non solo un problema di decoro urbano, ma soprattutto una questione di sicurezza: con l'arrivo delle prime piogge autunnali, che porteranno con sé ulteriori foglie, e con i chiusini in queste condizioni sarebbe impossibile il deflusso dell'acqua, con un maggior rischio di allagamenti.

San Mauro non è nuova a questi fenomeni. Negli scorsi mesi, fenomeni meteo estremi hanno colpito il centro e i parchi cittadini, provocando la caduta parziale o totale di alberi in alcune aree, e costringendo le autorità a chiudere il sottopassaggio lungo la SP590. Così come, tornando più a ritroso, negli scorsi anni si sono verificati allagamenti nella zona industriale di Pescarito.

Via XXV Aprile

Quello dei tombini ostruiti non è quindi un problema da sottovalutare. In via XXV Aprile sono inoltre iniziati, a luglio scorso, i lavori di sostituzione delle condutture Smat, a cui dovrebbero seguire opere di riasfalatura. «La riasfaltatura verrà fatta una volta terminati i lavori e in diverse fasi, partendo dal confine con Castiglione e arrivando nel centro storico. Il tratto più critico è quello tra via Moncanino e il Ponte Vecchio, dove il senso unico alternato non si può fare. Cercheremo comunque di ridurre al minimo i disagi», aveva fatto sapere il 7 luglio scorso la sindaca Guazzora.

Ora, però, oltre alle riasfaltature, anche la patata bollente dei chiusini per il deflusso dell'acqua piovana passa nelle mani del municipio. Il problema non si limita solo a quell'area della città, ma anche alla zona di via Del Porto, via Cirié e via Domodossola, come testimoniano dei residenti. «Anche a Pescarito è così. Dopo il temporale 15 giorni fa rastrellavano le foglie, ma senza aprire le griglie. Che senso ha? Mio fratello è andato a parlare dalla sindaca due o tre mesi fa. E cosa hanno fatto? Nulla», denuncia un sanmaurese.

La questione riapre quindi il dibattito spinoso sulle manutenzioni cittadine, tra lentezza burocratica, segnalazioni non recepite dal municipio (almeno in passato) e un bilancio comunale complicato, anche al netto dei recenti tagli dei fondi erogati dallo Stato ai Comuni – un problema già evidenziato in occasione delle ultime sedute del Consiglio comunale.

Ora, con la ripresa delle attività politiche verso la fine del mese e con il ritorno dalle vacanze di tutto lo staff comunale, l'auspicio è che la questione venga affrontata con urgenza. Prima che sia troppo tardi, prima che le strade si allaghino di nuovo.

Via XXV Aprile

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