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07 Settembre 2025 - 09:22
Strada Bussolino, la periferia dimenticata: “Paghiamo le tasse, ma viviamo nel degrado” (foto di repertorio)
«Le tasse le paghiamo come tutti, ma restiamo periferia». La rabbia dei residenti di strada Bussolino, a Gassino Torinese, è esplosa ancora una volta, questa volta in un post diventato virale sul gruppo Facebook locale “Sei di Gassino se…”. Una fotografia impietosa – e purtroppo ormai ricorrente – di una zona che si sente completamente abbandonata dalle istituzioni.
L’accusa non è nuova, ma il tono oggi è esasperato: erba tagliata e lasciata a terra, marciapiedi invasi da sterpaglie, parchi pubblici dimenticati e lavori eseguiti “alla buona” che peggiorano la situazione anziché risolverla. Il punto non è solo estetico, ma funzionale e soprattutto dignitoso: chi vive in questa parte della città chiede decoro, sicurezza e pari trattamento.
«Mi chiedo chi abbia tagliato e lasciato tutto lì in quel modo, impedendo un passaggio decoroso… E il parchetto? Completamente dimenticato. Perché?», scrive l’autore del post, dando il via a una lunga serie di commenti – tra ironia, rabbia e disillusione – che pongono una questione centrale: esiste ancora la periferia, in un Comune che vorrebbe essere “una città per tutti”?
C'è chi punta il dito contro l'attuale Amministrazione: «Questo è il risultato del sindaco zappatore, senza cabeça»; chi lamenta l’assenza di manutenzione: «Sui marciapiedi ci vorrei camminare senza sterpaglia. Alla prima pioggia si intasano i tombini e si allagano cantine e box»; e chi denuncia promesse mai mantenute: «Ci avevano detto che avrebbero rattoppato con asfalto a caldo. Sono venuti, hanno buttato due palette di catrame e basta. Lavoro fatto male: durerà niente».
Non mancano le voci che tentano di smorzare i toni, attribuendo le colpe alle ditte incaricate: «Basta segnalare, il nostro buon sindaco nei limiti provvede». Ma la maggioranza dei commentatori è d'accordo: l’abbandono è sistemico, e riguarda tutta la fascia esterna del territorio comunale.
Strada del Porto, via Leopardi, strada Bussolino: le lamentele si moltiplicano, tutte con lo stesso filo conduttore. Erba alta, staccionate rotte, tombini ostruiti, acqua stagnante che rende impossibile il passaggio a piedi. Tutto già segnalato. Tutto – dicono i residenti – rimasto lettera morta.
In molti, ormai, si chiedono se abitare in periferia significhi rassegnarsi a essere cittadini di serie B. «Auspicare una cittadina pulita, con il verde curato e senza buche è così disdicevole?, chiede una residente. E un altro aggiunge: «Paghiamo ed abbiamo diritto ad averle pulite. Punto».
Tra il sarcasmo e la frustrazione, qualcuno lancia una provocazione: «Magari un privato ha tagliato gratis, senza chiedervi i soldi. E comunque due fili d’erba non impediscono la deambulazione… non camminate mai sui prati?». Una voce isolata, accolta con ironia da chi invece chiede strade percorribili e servizi funzionanti, non “prati alternativi” su cui camminare per forza.
Dalle proteste sui social emerge un disagio profondo, che va oltre la singola buca o il singolo ciuffo d’erba. È una questione di dignità urbana: chi vive a Bussolino vuole essere ascoltato e trattato con pari attenzione rispetto al centro. E se il Comune, come spesso ripete, lavora “per tutti”, allora è tempo di dimostrarlo – anche nei fatti, non solo a parole.
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