AGGIORNAMENTI
Cerca
Gassino Torinese
22 Agosto 2025 - 18:44
Gassino, il sindaco col tosaerba: tra applausi e accuse di propaganda, l’erba diventa politica
Non servono mozioni di giunta né comunicati ufficiali: a Gassino basta un prato. E un sindaco col tosaerba. La foto che ritrae Cristian Corrado intento a tagliare l’erba in un’area pubblica è esplosa sui social come una miccia: applausi entusiasti da una parte, polemiche feroci dall’altra. In poche ore lo scatto è diventato virale, trasformando un gesto di manutenzione in un dibattito sulla politica, la coerenza e persino l’antinfortunistica.
I sostenitori non hanno dubbi: il sindaco è un esempio da seguire. «È una persona speciale il nostro sindaco, un esempio!», scrive un utente. «Ce lo teniamo stretto: uno così non lo trovi facilmente ed è sempre disponibile ad ascoltare tutti». Qualcuno rivendica l’eccezionalità della scena: «In 25 anni che abito qui, non avevo mai visto un sindaco dare una mano in questo modo». Altri, più pratici, colgono il messaggio dietro l’immagine: «Se non è esibizione ma esempio, allora i concittadini dovrebbero seguirlo».
C’è chi allarga il ragionamento oltre l’aiuola, toccando i gesti quotidiani che contribuiscono al degrado urbano: «Tutti dovrebbero pulire il proprio pezzo di verde davanti a casa. Invece spesso si vedono tovaglie sbattute dai balconi, briciole che attirano topi e piccioni, rifiuti lasciati davanti ai negozi. La pulizia del paese parte dal privato, e il sindaco sta dando un esempio chiaro».
Poi arrivano le critiche. Pesanti. Un ex addetto ai lavori stronca la scena dal punto di vista della sicurezza: «Antinfortunistica zero: scarpe, cuffie, abbigliamento, formazione… se inciampa in retro finisce triturato sotto le lame. Prima le gambe, poi il resto. E la comunità lo paga per buono».
C’è chi va oltre, chiamando in causa la gestione del Comune: «Apparentemente sembra una cosa buona, ma se un dirigente deve fare il lavoro di un operaio c’è un problema di deleghe. Lo vedremo asfaltare le strade o guidare lo scuolabus? Non è così che funziona in una società civile». E ancora: «Un sindaco non taglia l’erba, la fa tagliare da chi è abilitato. Se proprio vuole farlo, che almeno eviti la foto: altrimenti è solo propaganda per gli allocchi».
Il colpo più affilato arriva dall’ex sindaco Paolo Cugini, che non dimentica le battaglie del passato: «A suo tempo lo stesso Corrado, allora consigliere, protestò perché dei volontari avevano sistemato un parchetto. Diceva che era una vergogna e che dovevano pensarci gli operai. Ora fa lo stesso. Si vede che ha cambiato idea. O forse è sempre propaganda, solo che ha cambiato sponda. Dopodiché, se un parco viene sistemato, era un bene prima ed è un bene adesso».
La maggioranza, invece, corre a difenderlo. Il consigliere Ivo Audino minimizza: «Non ci vedo nulla di male a prendersi cura del proprio territorio. Se, oltre alle sue mansioni, un sindaco decide di investire il proprio tempo nella manutenzione del verde, rimane un gesto degno di nota. Esprimere giudizi da una foto non è corretto: magari mentre tagliava aveva tutti i DPI indossati». La consigliera Clara Marta liquida la questione in due parole: «Bravissimo sindaco».
Il diretto interessato sceglie il basso profilo e la spiegazione pragmatica: «Tantissimi sindaci, soprattutto ad agosto quando gli uffici rallentano, danno una mano. È anche il modo migliore per rendersi conto di quanto lavoro ci sia dietro». Poi l’annuncio: «Da settembre sarà possibile iscriversi all’Albo dei volontari per piccoli lavori di manutenzione, con copertura assicurativa. Intanto chiunque può dare una mano pulendo il proprio pezzetto davanti a casa: sono i piccoli gesti che rendono Gassino ancora più bella».
Il risultato? Un prato tagliato e un paese diviso. C’è chi vede un sindaco giardiniere pronto a rimboccarsi le maniche, e chi ci legge solo un’abile operazione d’immagine. In ogni caso, la foto resterà: un’immagine che, nel bene e nel male, ha trasformato un tosaerba in uno strumento di battaglia politica.
Edicola digitale
I più letti
Ultimi Video
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.