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Sciopero nazionale dei treni: disagi fino alle 18 ma ritardi e cancellazioni attesi anche oltre

L’agitazione indetta da Usb, Sgb e Assemblea Pdm/Pdb paralizza la circolazione: Fs invita i passeggeri a verificare servizi e orari prima di partire

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Sciopero nazionale dei treni: disagi fino alle 18 ma ritardi e cancellazioni attesi anche oltre

La giornata di venerdì 5 settembre si conferma complicata per chi viaggia in treno. È in corso fino alle 18 lo sciopero nazionale del trasporto ferroviario proclamato dai sindacati autonomi Usb, Sgb e Assemblea Nazionale Pdm/Pdb, che sta provocando cancellazioni e ritardi in tutta la rete. Ferrovie dello Stato avverte che i disagi potrebbero protrarsi anche oltre il termine ufficiale dell’agitazione, a causa della necessità di riallineare turni, convogli e tratte.

Le maggiori difficoltà si stanno registrando nei collegamenti a media e lunga percorrenza, ma non sono escluse ripercussioni anche sui treni regionali, in particolare nelle ore di punta. Alcuni servizi minimi essenziali sono garantiti, come previsto dalla normativa sugli scioperi nei trasporti, ma l’offerta resta ridotta e incerta. Proprio per questo, Trenitalia invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione, utilizzando i canali ufficiali: l’app dedicata, la sezione Infomobilità sul sito trenitalia.com, i profili social e il numero verde gratuito 800.892.021, oltre ai consueti punti informativi in stazione e alle biglietterie.

Lo sciopero, spiegano i sindacati promotori, nasce dalla protesta contro l’attuale modello organizzativo del lavoro in ferrovia e dalla richiesta di maggiori tutele per il personale, in particolare per macchinisti e capitreno. Temi come la sicurezza, la gestione dei turni e le condizioni contrattuali sono al centro della mobilitazione, che si inserisce in un contesto di crescente tensione tra azienda e sigle autonome.

Per i viaggiatori la giornata si traduce in attese prolungate, cambi di programma e in alcuni casi la necessità di ricorrere a mezzi alternativi. L’avvertimento di Fs è chiaro: i treni in partenza subito dopo le 18 potrebbero non essere garantiti, perché il ritorno alla piena regolarità del servizio richiede tempo. Un quadro che, soprattutto nei nodi più trafficati come Roma Termini, Milano Centrale e Napoli, rischia di creare ancora ore di disagi.

La vicenda riporta d’attualità la questione del rapporto tra diritto allo sciopero e diritto alla mobilità, con l’ennesima giornata di frizioni tra sindacati, aziende e passeggeri. Una tensione che, ciclicamente, investe il settore ferroviario e che mette in evidenza la fragilità del sistema di trasporto quando anche una sola giornata di fermo rischia di bloccare migliaia di spostamenti in tutta Italia.

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