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05 Settembre 2025 - 09:17
Acqua non potabile a Spineto: ordinanza del sindaco dopo le analisi di Asl e Arpa con valori oltre i limiti di legge
Acqua vietata ai rubinetti della frazione Spineto, dove il sindaco ha firmato un’ordinanza urgente dopo i risultati allarmanti arrivati da Asl TO4 e Arpa Piemonte. I controlli microbiologici eseguiti nei primi giorni di settembre hanno rivelato la presenza di batteri coliformi e di Escherichia coli oltre i parametri consentiti dal decreto legislativo 18/2023, che recepisce la direttiva europea sulla qualità delle acque potabili.
Nel dettaglio, i campioni prelevati il 1° settembre alla fontanella pubblica hanno evidenziato 15 UFC/100 ml di coliformi e 2 UFC/100 ml di Escherichia coli. Valori che superano le soglie fissate dalla normativa e che, come ricorda la stessa Asl, rendono l’acqua non conforme ai requisiti di potabilità. Di qui la decisione del Comune: fino a nuovo ordine l’acqua non potrà essere utilizzata per bere, cucinare o lavarsi i denti, se non previa bollitura per almeno dieci minuti.
La misura, immediatamente esecutiva, resterà in vigore fino a quando le analisi non certificheranno il ritorno alla normalità. Intanto la SMAT, gestore del servizio idrico, è stata incaricata di intervenire con urgenza per ripristinare la qualità dell’acqua e di aggiornare costantemente sia l’amministrazione comunale sia le autorità sanitarie sugli sviluppi. Per informare la popolazione, oltre alla pubblicazione sull’Albo Pretorio, sono stati predisposti avvisi cartacei, comunicazioni sul sito del Comune e aggiornamenti tramite social.
Il caso riaccende l’attenzione su un tema che periodicamente torna a colpire diverse comunità piemontesi: la vulnerabilità degli acquedotti locali e il peso dei controlli sanitari come garanzia di sicurezza. L’Escherichia coli, in particolare, è un indicatore di contaminazione fecale e può essere collegato a infiltrazioni nelle falde o a problemi della rete di distribuzione. Sebbene la bollitura rappresenti una barriera efficace contro i batteri, il problema mette in luce la fragilità di un’infrastruttura che dovrebbe garantire standard elevati in ogni momento dell’anno.
Le criticità idriche in zone rurali e collinari del Piemonte non sono un fatto isolato. Già negli anni passati si sono verificati episodi simili in frazioni montane o piccoli centri, spesso a causa di reti obsolete o di captazioni vulnerabili. La vicenda di Spineto mostra come l’equilibrio tra tutela della salute pubblica e gestione quotidiana dell’acqua resti delicato, e come i sistemi di sorveglianza debbano rimanere costantemente attivi.
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