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04 Settembre 2025 - 16:07
Emergenza cinghiali a Mirafiori Sud, Forza Italia accusa il Comune: "Sindaco assente, cittadini lasciati soli tra pericoli e danni"
La questione cinghiali torna a infiammare la politica cittadina, questa volta con epicentro Mirafiori Sud. Negli ultimi mesi i residenti hanno segnalato la presenza sempre più frequente di branchi di ungulati nelle aree urbane, con episodi che suscitano preoccupazione sia per i danni materiali sia per i rischi alla sicurezza delle persone. A sollevare il caso sono i rappresentanti di Forza Italia – il senatore Roberto Rosso, il segretario cittadino Marco Fontana e il capogruppo in Circoscrizione 2 Davide Balena – che accusano senza mezzi termini il sindaco e la giunta di inerzia.
«Ancora una volta i cittadini vengono lasciati soli», attaccano gli azzurri, sottolineando come la situazione a Mirafiori Sud sia «inaccettabile» e denunciando una presunta paralisi amministrativa legata alle posizioni ambientaliste della maggioranza. Il nodo è sempre lo stesso: il contenimento della popolazione dei cinghiali. Governo e Regione hanno puntato sugli abbattimenti controllati, mentre a livello comunale la linea appare più cauta, in parte condizionata dal confronto con le associazioni animaliste. «Se gli abbattimenti non vanno bene – affermano Rosso e Fontana – ci dicano quali misure intendono adottare o se saranno gli esponenti del loro partito a pagare i danni subiti dai cittadini».
Il tema non è solo di ordine pubblico. A pesare è anche la minaccia della peste suina africana, che in Piemonte ha già avuto impatti significativi sul settore agricolo e sulla filiera suinicola. In questo senso Coldiretti Torino aveva più volte invocato un’accelerazione nei piani di contenimento, condannando il “no ideologico” ad anticipare gli interventi. «Qui – avvertono gli esponenti di Forza Italia – si rischia di giocare con la salute delle persone a fini elettorali».
Balena rincara la dose: «La sinistra si contraddice continuamente, oscillando tra promesse e proteste. Insegue le velleità animaliste del Movimento 5 Stelle nel tentativo di conservare consensi, ma così facendo mette a rischio la sicurezza dei cittadini».
L’emergenza cinghiali non è nuova a Torino. Già in passato diverse zone collinari erano state teatro di avvistamenti, ma il fenomeno si sta estendendo verso i quartieri più popolosi, aumentando la percezione di insicurezza. Il pericolo non riguarda solo le coltivazioni o i giardini privati devastati, ma anche la possibilità di incidenti stradali e aggressioni, seppure rare, a passanti.
Il Comune, dal canto suo, ha sempre richiamato la necessità di un approccio equilibrato, capace di conciliare la tutela della salute pubblica, la sicurezza e il rispetto degli animali. Ma la pressione politica cresce, alimentata da un malcontento diffuso tra i cittadini che si sentono abbandonati.
Il caso di Mirafiori Sud dimostra che il problema dei cinghiali non è più confinato alle aree rurali e rappresenta un banco di prova per le politiche urbane di convivenza con la fauna selvatica. Una sfida complessa, dove si incrociano ambiente, agricoltura, sicurezza e consenso politico.
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