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03 Settembre 2025 - 17:50
San Giorgio Canavese è pronta a trasformare il suo centro sportivo: un modello di rinascita tra giovani e comunità
Il complesso sportivo di Strada per Ozegna si sta trasformando in uno dei poli più attivi del territorio. Un luogo che ogni giorno accoglie bambini, famiglie e appassionati grazie alla presenza di due realtà diverse ma complementari: il campo da calcio e il bocciodromo. Il primo è affidato alla gestione della Rivarolese 1906, storica società calcistica di Rivarolo che ha scelto San Giorgio come casa per il proprio settore giovanile; il secondo resta nelle mani della bocciofila Sangiorgese, custode di una tradizione che continua a radunare decine di praticanti di tutte le età.
Negli ultimi mesi l’impianto calcistico ha cambiato volto: rifatta l’illuminazione, sistemata la recinzione, rinnovato il manto erboso. L’intervento, sostenuto dal Comune, ha consentito di rinnovare anche la convenzione con la Rivarolese, che resterà in gestione per i prossimi due anni occupandosi di bollette e manutenzioni ordinarie, mentre l’amministrazione garantirà i materiali e gli interventi straordinari.
Il risultato è un centro sportivo che, secondo le stime comunali, accoglie circa 500 persone ogni settimana. Un flusso costante che cresce ulteriormente nelle giornate di partite, quando il pubblico anima tribune e spazi comuni.
La società granata guarda in prospettiva. Il presidente Josè Surace conferma la volontà di far nascere a San Giorgio una seconda scuola calcio, costruita in collaborazione con gli istituti scolastici e con giornate di open day dedicate.
Intanto il bocciodromo, anch’esso oggetto di riqualificazione, prosegue sotto la regia della Asd bocciofila Sangiorgese. Qui l’ammodernamento è stato profondo: isolamento delle strutture, nuovi impianti, interventi per ridurre i consumi energetici e migliorare il comfort degli spazi. Oggi il complesso è dotato di sistemi alimentati da energie rinnovabili, in grado di fornire riscaldamento, raffrescamento e acqua calda con un risparmio consistente, garantendo condizioni più accoglienti per atleti e spettatori.
Il Comune non si è limitato all’aspetto sportivo. La cooperativa Andirivieni e il Ciss-ac sono stati coinvolti per promuovere progetti sociali e attività che allarghino l’offerta del centro anche oltre il campo da gioco, in un’ottica di inclusione e di radicamento territoriale.
Il nuovo corso di San Giorgio Canavese rappresenta così un esempio di come sport, socialità ed efficienza energetica possano intrecciarsi. Un modello che unisce tradizione e innovazione: le bocce come memoria viva della comunità, il calcio come scommessa sul futuro dei giovani, la sostenibilità come impegno concreto.
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