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02 Settembre 2025 - 11:43
Bocconi avvelenati e schegge di vetro contro i cani. Una petizione chiede più sicurezza (foto d'archivio)
A Pinerolo la tensione è crescente. Da mesi, in piazza d’Armi, tra via Gobetti e via Geymet, alcuni proprietari di cani hanno trovato bocconi avvelenati con granuli di topicida di colore rosso e blu e persino pezzi di carne contenenti schegge di vetro. Un gesto che non lascia dubbi sulla volontà di colpire gli animali e che ha suscitato sdegno, paura e una mobilitazione sempre più decisa della cittadinanza.
I primi ritrovamenti risalgono alla fine di maggio 2025, ma altri episodi sono stati segnalati anche nel mese di luglio. L’allarme, anziché spegnersi, si è esteso: ad agosto altri bocconi sospetti sono stati individuati anche in via Montegrappa, a poche centinaia di metri di distanza. Una situazione che ha spinto diversi cittadini a rivolgersi direttamente alle forze dell’ordine.
Le indagini sono in corso e vedono coinvolti i carabinieri forestali e la polizia locale, che stanno cercando di individuare i responsabili. Al momento, tuttavia, non emergono elementi certi e il timore resta alto. Piazza d’Armi è un’area frequentata ogni giorno da decine di proprietari di cani, e l’idea che qualcuno possa deliberatamente disseminare bocconi letali ha minato la serenità di chi porta a spasso il proprio animale.
Proprio per questo, domenica 31 agosto, in occasione della festa patronale di San Donato, è stata avviata una raccolta firme dal gruppo “Amici a 4 zampe”, formato da cittadini e proprietari che gravitano intorno a piazza d’Armi. L’iniziativa ha avuto subito un’ampia adesione, segno che la questione non riguarda solo gli appassionati di animali, ma l’intera comunità.
La petizione, che sarà consegnata nei prossimi giorni, è indirizzata agli assessori all’Ambiente e alla Salute, Lara Pezzano e Giulia Proietti, e chiede misure precise: l’installazione di telecamere di sorveglianza per monitorare le aree verdi, cartelli di avviso per informare i proprietari di cani del pericolo e un miglioramento dell’illuminazione pubblica, soprattutto nelle ore serali, per rendere più sicuro il controllo del territorio.
L’episodio ha riportato al centro del dibattito cittadino un tema che ciclicamente torna a preoccupare: la presenza di bocconi killer non è purtroppo un fenomeno isolato, e casi simili sono stati registrati anche in altri comuni del Torinese. Ma a Pinerolo la frequenza dei ritrovamenti e la loro pericolosità hanno spinto i cittadini a passare dalle segnalazioni individuali a una mobilitazione collettiva.
In attesa che le indagini facciano chiarezza e che le autorità possano risalire agli autori, resta l’urgenza di agire con strumenti di prevenzione. La raccolta firme lanciata a San Donato rappresenta un primo passo in questa direzione, ma la sensazione diffusa è che sia necessario un impegno immediato e concreto da parte delle istituzioni.
Intanto, i proprietari di cani continuano a muoversi con estrema prudenza, evitando alcune zone o controllando minuziosamente il terreno durante le passeggiate. Un clima di sfiducia e di timore che rischia di pesare a lungo, se non arriveranno risposte chiare.
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