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28 Agosto 2025 - 17:40
Feletto inaugura la Ludoteca Doppio Uno, ma lancia un appello urgente: servono fondi per completare i lavori!
La Ludoteca Doppio Uno si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia. Domenica 21 settembre, alle ore 12, nella piazza centrale di Feletto, verrà inaugurata la nuova sede dell’associazione culturale, nata nel 2013 e divenuta in pochi anni un punto di riferimento per chi ama i giochi da tavolo, i giochi di ruolo e i wargame. Un taglio del nastro che non rappresenta solo l’apertura di un locale, ma l’avvio di un progetto più ampio: trasformare un ex edificio bancario in un centro di aggregazione dove giovani, famiglie e anziani possano incontrarsi, condividere passioni e costruire relazioni autentiche.
L’associazione, guidata dal presidente Simone Paris, porta avanti da oltre dieci anni un impegno che unisce dimensione ludica ed educativa. Dietro i dadi e le carte non c’è solo il divertimento: ogni attività stimola abilità come la concentrazione, la creatività e l’elasticità mentale, e diventa occasione per superare barriere sociali ed etniche. Nel tempo, la Ludoteca ha raccolto oltre cento iscritti e partecipato a numerose manifestazioni locali, consolidando la propria presenza nel tessuto del Canavese.
L’inaugurazione sarà accompagnata da un rinfresco e da una giornata aperta al pubblico, occasione non solo per visitare la nuova sede ma anche per comprendere meglio le finalità di un progetto che intende crescere ancora.
Tuttavia, dietro l’entusiasmo resta una sfida concreta: completare gli interventi indispensabili per rendere gli spazi realmente fruibili. Servono risorse per il pavimento, con un costo stimato di circa 2.200 euro più IVA, per l’acquisto di arredi essenziali come tavoli, sedie e librerie (circa 2.000 euro), e per strumenti tecnici come i deumidificatori a scarico continuo.
Il Comune di Feletto ha già garantito un sostegno significativo, così come alcune aziende del territorio, ma non basta. Per questo l’associazione ha deciso di rivolgersi apertamente alla comunità e al mondo imprenditoriale locale, chiedendo un contributo che possa trasformare una sede ancora in fase di allestimento in un vero luogo di incontro, cultura e socialità.
Il valore dell’iniziativa va oltre il semplice gioco. In un periodo storico in cui la socialità sembra spesso relegata agli schermi digitali, la Ludoteca Doppio Uno offre un’alternativa concreta, fatta di contatto umano, collaborazione e confronto. I giochi di società diventano un pretesto per ritrovarsi, imparare a rispettare regole comuni e condividere strategie, valori che si riflettono poi nella vita quotidiana. L’esperienza del gioco da tavolo o di ruolo, infatti, insegna non solo la logica, ma anche l’importanza della comunicazione, dell’ascolto reciproco e della gestione dei conflitti.
Non è un caso che la Ludoteca, nel tempo, sia diventata punto di riferimento anche per scuole, associazioni e famiglie, che trovano in questo spazio un alleato per attività didattiche e ricreative. Il trasferimento a Feletto, in una sede più ampia e centrale, apre dunque nuove prospettive, ma richiede al contempo un impegno collettivo per non fermarsi a metà strada.
Il presidente Paris sottolinea come l’obiettivo sia consegnare alla popolazione un luogo vivo e accogliente, capace di ospitare tornei, laboratori, serate a tema e percorsi di formazione. L’invito rivolto alla cittadinanza è chiaro: partecipare all’inaugurazione, sostenere il progetto, sentirsi parte di una comunità che si stringe attorno a un’iniziativa nata dal basso e destinata a restare nel tempo.
L’appello, dunque, non è soltanto economico ma anche simbolico. Ogni contributo, grande o piccolo, rappresenta un mattone per costruire uno spazio che possa diventare un presidio sociale nel Canavese, un punto di riferimento per chi crede che il gioco, quando è condiviso, possa davvero trasformarsi in cultura.
La Ludoteca Doppio Uno si presenta così all’appuntamento di settembre con un entusiasmo contagioso, ma anche con la consapevolezza che la vera forza di un progetto culturale sta nella partecipazione della collettività. Il messaggio che arriva da Feletto è semplice e diretto: il futuro di questo nuovo spazio dipende dalla disponibilità di tutti a contribuire, ciascuno secondo le proprie possibilità.
Una sfida che, se vinta, consegnerà al territorio non solo una nuova sede, ma soprattutto un luogo dove amicizia, apprendimento e inclusione si intrecciano attorno a un tavolo da gioco.
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