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25 Agosto 2025 - 09:01
Allianz Stadium, vittoria della Juve macchiata da razzismo: insulti a McKennie dai tifosi del Parma
Un episodio vergognoso ha macchiato la vittoria della Juventus sul Parma, terminata 2-0 all’Allianz Stadium. Al termine della partita, mentre Weston McKennie si stava allenando sul campo insieme ai compagni che non avevano preso parte alla sfida, il centrocampista statunitense è stato bersaglio di insulti razzisti provenienti dal settore riservato ai tifosi gialloblù.
A denunciarlo è stato lo stesso club bianconero, con un comunicato diffuso sui social. «Weston McKennie è stato oggetto di espressioni discriminatorie di natura razzista, da parte di alcune persone presenti nel settore ospiti», si legge nel post ufficiale. «La Juventus condanna con forza questo episodio e ogni manifestazione di razzismo e garantirà la massima collaborazione agli organi di giustizia sportiva per individuare i responsabili».
La società bianconera ha quindi preso una posizione netta, annunciando l’intenzione di non lasciare impunito quanto accaduto. Un atteggiamento che segue la linea tracciata dalla Federazione e dagli organismi internazionali, che negli ultimi anni hanno intensificato la lotta contro le discriminazioni negli stadi.
McKennie, centrocampista di 26 anni, non è nuovo a esporsi contro il razzismo. Già in passato aveva preso parte a campagne di sensibilizzazione e non aveva nascosto la propria frustrazione per episodi analoghi in altri contesti sportivi. Questa volta la vittima è stata lui stesso, in un contesto che avrebbe dovuto essere di sport e festa.
Il caso ora passa alla giustizia sportiva e potrebbe avere conseguenze pesanti sul fronte disciplinare. Se confermate, le responsabilità potrebbero tradursi in sanzioni a carico del Parma, con multe o restrizioni per il proprio settore ospiti. L’episodio, però, si inserisce anche in un discorso più ampio che riguarda la tutela dei calciatori e la necessità di interventi più incisivi per contrastare simili comportamenti.
Il razzismo negli stadi italiani, nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione, resta una piaga che riemerge con frequenza. Dai cori contro calciatori di colore alle offese individuali, ogni stagione registra episodi che minano l’immagine del calcio e il suo ruolo sociale. La stessa Serie A aveva rilanciato negli ultimi anni il messaggio “Keep Racism Out”, ma i fatti dimostrano che la strada per un cambiamento reale è ancora lunga.
Il mondo del calcio italiano si trova così di fronte a un ennesimo banco di prova: da una parte la necessità di punire i responsabili, dall’altra quella di dare un segnale forte di intolleranza zero verso ogni forma di discriminazione. La Juventus, dal canto suo, ha voluto dimostrare fermezza, ribadendo che nessuna vittoria può cancellare l’ombra di un gesto vile come quello subito da McKennie.
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