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21 Agosto 2025 - 17:14
Degrado
A Ivrea la sicurezza stradale funziona così: prima rischi l’incidente, poi scrivi un post su Facebook e solo dopo – miracolosamente – il Comune si sveglia e manda il tosaerba. È successo il 12 agosto in via Dora Baltea, dove un ciclista ha rischiato di scontrarsi frontalmente con un motociclista. Non perché andassero troppo veloci o non rispettassero le regole, macché. Semplicemente perché in una strada in cui l’erba è più alta delle persone e la segnaletica è invisibile, avere ragione non serve a nulla.
Il cittadino che ha denunciato la situazione è stato preciso: cartelli e strisce cancellati dal verde, pedoni costretti a camminare in mezzo alla carreggiata, visibilità zero. In poche parole: una roulette russa con biciclette, moto e famiglie a piedi.
Tant'è! E l’app Municipio? In seguito alla segnalazione avrebbe dato una risposta degna del miglior teatro dell’assurdo. «Interverremo entro 15 giorni». Che tradotto significa: fino a Ferragosto arrangiatevi, fate i bravi e andate piano, perché i pedoni potrebbero sbucarvi davanti come zombie, poi arriviamo.
E infatti, qualche giorno dopo, ecco il colpo di scena: «Finalmente oggi hanno tagliato l’erba in via Dora Baltea».
Tutto bene? Macché. La denuncia continua: «In via Verdi invece è rimasto tutto come prima».
Insomma, una via sì, una via no.
Alla fine la lezione è sempre la stessa: a Ivrea la manutenzione non si programma, si improvvisa. Funziona a colpi di post sui social: se scrivi abbastanza forte, qualcuno ti ascolta; se non lo fai, puoi tranquillamente continuare a camminare in mezzo alla strada tra l’erba alta e le strisce pedonali invisibili.
Più che una città, una scommessa: oggi tocca a via Dora Baltea, domani magari – se qualche cittadino si arrabbia abbastanza – sarà la volta di via Verdi. Nel frattempo, occhio: qui l’unico cartello davvero visibile è quello con su scritto “Benvenuti a Ivrea, buona fortuna”.
Addio Hortilus, benvenute Stranaidea, Ecosol e Terre Alte del Canavese. È questo il raggruppamento di imprese che si è aggiudicato il nuovo bando per la manutenzione del verde a Ivrea. Valore? Roba seria: 490 mila euro per due anni, con la possibilità di arrivare a oltre 700 mila in caso di rinnovo. Per tagliare l’erba, sì, quella che nel frattempo cresce indisturbata davanti agli occhi dei cittadini.
Le nuove ditte sono entrate in azione nei primi giorni di agosto e qualcosa, in centro, si è visto, ma basta allungare lo sguardo per capire che la strada è ancora lunga e che non bastano due colpi di decespugliatore per cancellare mesi di incuria.
Il bando copre 104 aree, per un totale di 150 mila metri quadrati di verde. Naturalmente, non tutte saranno trattate allo stesso modo: nelle zone considerate “marginali” ci si accontenta di tre tagli all’anno, nei parchi o vicino alle scuole si arriva a nove. Una matematica che fa sorridere: l’erba, purtroppo, non legge i bandi e cresce ovunque con lo stesso entusiasmo, che si tratti di un’aiuola davanti alla Giusiana o di un marciapiede in periferia.
Le imprese dovranno occuparsi anche di siepi, fioriere, irrigazione.
Fermi tutti. Ma come mai si parla di 150 mila metri quadri se solo a Bellavista ce ne sono 100 mila. C'è che a Ivrea la gran parte del verde pubblico curato dai cittadini con i famosi patti di comunità.
Evviva il “volontariato”.
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