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19 Agosto 2025 - 09:17
Cinque morti a Harlem per un focolaio di legionella collegato alle torri di raffreddamento della zona
Un nuovo focolaio di legionella ha scosso Harlem, a New York, trasformando una tranquilla estate in una corsa contro il tempo per contenere un’epidemia che ha già fatto cinque vittime. Secondo i dati diffusi dal Dipartimento della Salute della città, al 18 agosto sono stati confermati 108 casi, con 14 persone tuttora ricoverate in ospedale. Il contagio, hanno precisato le autorità, non avviene tra persone, ma attraverso goccioline d’acqua contaminate disperse nell’aria. I campioni raccolti in diverse torri di raffreddamento della zona hanno confermato la presenza del batterio, spingendo a un intervento immediato di sanificazione degli impianti.
La legionella è un batterio che si sviluppa in ambienti umidi e caldi, trovando terreno fertile in sistemi di climatizzazione, torri di raffreddamento, vasche idromassaggio e impianti idrici mal mantenuti. L’infezione causata dall’inalazione di microgocce contaminate prende il nome di legionellosi e può presentarsi in due forme: una più lieve, simile a un’influenza, e una più aggressiva, nota come malattia del legionario, che colpisce i polmoni. I sintomi variano da febbre alta, tosse secca, difficoltà respiratorie, dolori muscolari e cefalea, fino a vere e proprie polmoniti potenzialmente letali nei soggetti più fragili, come anziani e persone con difese immunitarie compromesse. Il periodo di incubazione oscilla in genere tra i 2 e i 10 giorni. Sebbene possa essere curata con antibiotici, la diagnosi tempestiva resta cruciale per evitare complicazioni gravi.
Il Dipartimento della Salute di New York ha ribadito che il focolaio di Harlem non è legato all’acqua corrente degli edifici, escludendo quindi rischi diretti per chi utilizza docce o rubinetti domestici. L’attenzione è concentrata esclusivamente sugli impianti di raffreddamento industriali e condominiali, che rappresentano la principale fonte di dispersione. In questi giorni le squadre di tecnici hanno sottoposto a trattamenti di disinfezione le torri contaminate, nel tentativo di interrompere la catena del contagio.
L’episodio riporta alla memoria altri casi analoghi che hanno colpito metropoli negli ultimi decenni. A New York, come in molte altre grandi città, la densità di edifici dotati di grandi impianti di climatizzazione rende complessa la prevenzione. Per questo le autorità hanno invitato i gestori a rispettare rigorosamente i protocolli di manutenzione, ricordando che una scarsa vigilanza può trasformarsi in emergenza sanitaria. Harlem, in queste ore, resta una zona sorvegliata speciale: l’epidemia non sembra fuori controllo, ma la paura diffusa tra i residenti riflette la consapevolezza che la sicurezza passa anche dalla cura invisibile di impianti che tutti danno per scontati.
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