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Ozegna, il castello non è più un fantasma: pietra dopo pietra, torna a vivere

Il primo lotto dei lavori è in corso: si risanano i muri rispettando storia e identità del territorio

Ozegna, il castello

Ozegna, il castello non è più un fantasma: pietra dopo pietra, torna a vivere

A Ozegna il castello torna lentamente a respirare. Dopo anni di attesa, è partito il restauro del primo lotto di uno dei monumenti simbolo della zona: un intervento tanto delicato quanto determinante per restituire dignità a una struttura che ha visto secoli di storia scorrere tra le sue mura. A darne notizia è stato il sindaco Federico Pozzo, che ha sottolineato con orgoglio l’importanza del progetto: «Ogni fase dei lavori è un tassello fondamentale nella valorizzazione di un patrimonio che appartiene a tutta la comunità».

I lavori di risanamento si stanno concentrando sulle superfici murarie, trattate con estrema cura da parte delle ditte incaricate. Nessuna fretta, nessun compromesso. Si lavora in modo meticoloso, rispettando la stratificazione storica e il valore architettonico del complesso. È un lavoro paziente, fatto di martelli piccoli, spatole sottili, materiali compatibili, documentazioni fotografiche e confronti con le Soprintendenze. Un lavoro invisibile, ma decisivo.

L’obiettivo è recuperare senza snaturare. Far sì che il castello torni a essere un luogo accogliente, vivo, fruibile, ma senza perdere l’anima di ciò che è stato. Un simbolo identitario, uno spazio che non riguarda solo le pagine dei libri o le cartoline turistiche, ma il tessuto quotidiano della cittadinanza. Perché in paese, il castello è parte della memoria collettiva. C’è chi ci giocava da bambino, chi lo osservava tornando da scuola, chi sognava un giorno di vederlo aperto e curato.

Da anni si parlava della necessità di un intervento serio. Ora il cantiere è partito, e con esso le speranze. L’intervento in corso rappresenta solo il primo passo di un progetto più ampio. L’Amministrazione Comunale punta infatti a una valorizzazione duratura, che possa rendere il castello un punto di riferimento culturale, turistico e sociale. Non si tratta solo di muri, ma di una visione sul futuro.

Il sindaco Pozzo l’ha ribadito: «Siamo profondamente orgogliosi di contribuire al recupero di un bene storico di tale importanza. Il nostro impegno è volto a restituire al castello il massimo splendore». E dietro queste parole si legge anche un messaggio politico preciso: Ozegna non è un paese da dimenticare, e la sua storia merita attenzione concreta, non solo promesse.

Chi passa oggi davanti al castello lo vede ancora impacchettato, avvolto da impalcature, ma se si guarda bene si nota già qualcosa di diverso. Un angolo di muro risanato, una nuova tonalità, un dettaglio rivelato. Sono segni di un risveglio, ancora timidi, ma reali. E in un’epoca dove tanti monumenti crollano sotto l’indifferenza, il fatto che a Ozegna si investa nella cura di un bene comune è una notizia che vale la pena raccontare.

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