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Lo sport invade Ozegna per la patronale: festa, prove, premi e tanto movimento

La manifestazione nata a Rivarolo cambia casa e rilancia: tutte le associazioni in campo per una giornata di attività e partecipazione

Lo sport invade Ozegna

Lo sport invade Ozegna per la patronale: festa, prove, premi e tanto movimento

Dalla storica cornice del Parco del Castello Malgrà di Rivarolo Canavese a un nuovo palcoscenico: l’area del Palazzetto dello Sport di Ozegna. È questo il cambiamento che segna l’edizione 2025 di Sport al Parco, l’iniziativa che da quasi un decennio rappresenta un’occasione di incontro, prova e scoperta per decine di associazioni sportive e per centinaia di famiglie del Canavese. Il tutto avverrà domenica 14 settembre, all’interno del programma della Festa Patronale di Ozegna, in una formula ormai collaudata, ma capace ogni anno di rinnovarsi grazie al coinvolgimento diretto di chi lo sport lo pratica e lo promuove.

Non è un semplice spostamento logistico: il passaggio a Ozegna rappresenta un’evoluzione del progetto. Dopo anni di crescita e il salto nel circuito nazionale di Sportcity, l’evento – ideato e promosso dagli Amici del Castello Malgrà – cerca nuove energie. A raccogliere la sfida è stato il sindaco Federico Pozzo, che ha voluto includere Sport al Parco tra gli appuntamenti di punta della patronale: «Sarà un’occasione unica in cui decine di associazioni del territorio saranno presenti per offrire dimostrazioni e far provare diverse discipline», ha dichiarato, evidenziando l’aspetto sociale e comunitario della manifestazione.

Associazioni sportive, musicali e di danza avranno modo di esibirsi e coinvolgere il pubblico in prima persona. Non solo stand informativi, ma prove pratiche, piccoli spettacoli e laboratori a ciclo continuo. In particolare, i bambini – ma anche gli adulti – potranno cimentarsi nelle varie attività, raccogliendo i timbri delle associazioni su una tesserina personalizzata che, una volta completata, darà diritto a un premio finale. Un sistema che stimola la curiosità e spinge alla partecipazione attiva, consolidato negli anni e molto apprezzato dalle famiglie.

Nel tempo, Sport al Parco ha saputo consolidarsi come evento simbolo della promozione sportiva dal basso, capace di coniugare le esigenze delle associazioni locali – spesso realtà piccole ma estremamente attive – con il desiderio delle famiglie di far conoscere ai figli nuove discipline, in un contesto aperto, gratuito e privo di pressioni competitive. Una formula vincente, premiata da una partecipazione crescente e dal riconoscimento istituzionale che ha portato l’iniziativa a essere inserita in programmi nazionali.

Federico Pozzo, sindaco di Ozegna

Il ritorno del format, dopo un anno di pausa, segna anche un rinnovato entusiasmo da parte delle realtà coinvolte. Gli Amici del Castello Malgrà non abbandonano il progetto, ma lo rilanciano in sinergia con il Comune e la Pro Loco di Ozegna, puntando su uno spazio funzionale come quello del Palazzetto. La scelta non è casuale: copertura, aree verdi adiacenti, logistica semplificata, parcheggi vicini. Tutto concorre a rendere l’evento più accessibile e coinvolgente, anche in caso di maltempo.

Per Ozegna si tratta di un nuovo tassello in una strategia più ampia di valorizzazione delle manifestazioni pubbliche attraverso lo sport. Dopo aver ospitato gli Alto Canavese Games, il Comune ha dimostrato di voler puntare su eventi in grado di rafforzare il tessuto sociale e offrire occasioni di aggregazione sana. Come ha ricordato il sindaco: «Lo sport è salute, lo sport è comunità, lo sport è vita».

In un periodo in cui molte associazioni faticano a intercettare nuove iscrizioni e in cui il volontariato sportivo sta attraversando una fase delicata, giornate come questa diventano cruciali. Non sono solo vetrine, ma veri e propri punti di rilancio, dove bambini, ragazzi e genitori possono incontrare istruttori, capire l’offerta locale, porre domande e, soprattutto, provare con mano. E se scocca la scintilla, l’iscrizione a un corso non è più una scommessa, ma una scelta consapevole.

Dietro le quinte, l’organizzazione richiede settimane di lavoro. Coordinare le associazioni, predisporre l’area, gestire il materiale promozionale e i premi per i partecipanti, curare la sicurezza e i flussi. Ma a giudicare dalle edizioni precedenti, l’entusiasmo non manca. Anzi, il cambio di location potrebbe attirare nuove realtà e dare una dimensione diversa alla manifestazione. Il Canavese si conferma così una terra fertile per lo sport di base, capace di trasformare una domenica qualunque in una giornata memorabile all’insegna del movimento.

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