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15 Agosto 2025 - 19:13
Enrico Lazzarin, la poesia come sguardo sul mondo: esce “I 15 qualcosa” con Vitale Edizioni
Ci sono parole che nascono per restare, e altre che sembrano avere ali leggere, capaci di attraversare il tempo e posarsi dove c’è bisogno di ascolto. Quelle di Enrico Lazzarin appartengono a entrambe le categorie: radicate nella vita quotidiana, ma con lo sguardo sempre rivolto oltre, verso il cielo, la terra, e tutto ciò che vive in mezzo.
Volto noto a Settimo Torinese, amato per le sue poesie e per un impegno sociale mai slegato dalla sua sensibilità artistica, Lazzarin ha scelto di racchiudere in un piccolo scrigno editoriale quindici dei suoi componimenti, pubblicati da Vitale Edizioni con il titolo evocativo “I 15 qualcosa”.
Quindici testi che rappresentano soltanto una piccola parte – la punta dell’iceberg – di un lavoro vastissimo: 500 poesie scritte tra il 2019 e il 2024. In ognuna, lo sguardo dell’autore si posa su ciò che lo circonda: il cielo che cambia colore, la terra che custodisce memorie antiche, gli uomini e le loro contraddizioni, la natura che resiste e si trasforma, gli animali e le piante, protagonisti silenziosi di storie spesso ignorate.
Per Lazzarin, infatti, tutto ciò che ci circonda è vita, e ogni vita ha una storia da raccontare. Questa convinzione attraversa i versi, li nutre e li rende vivi, trasformandoli in finestre aperte sul reale e sul suo mistero.
Con l’arrivo dell’autunno, “I 15 qualcosa” non resterà confinato tra le pagine di un libro: diventerà esperienza condivisa attraverso readings e maratone poetiche, momenti in cui la voce dell’autore e il ritmo dei suoi versi incontreranno direttamente il pubblico. Sarà l’occasione per far vibrare quelle parole nello spazio, trasformandole in suono, emozione e memoria.
Ma questo, per Lazzarin, è solo l’inizio di un viaggio più ampio. Il suo desiderio – quasi una missione – è di riuscire a pubblicare l’intero corpus delle 500 poesie, probabilmente in due o tre volumi. Un progetto ambizioso che non nasce da vanità, ma dalla volontà di preservare e condividere un patrimonio di immagini, riflessioni e intuizioni che raccontano cinque anni di dialogo costante con il mondo.
In “I 15 qualcosa” si percepisce il battito di un’osservazione lenta e attenta, capace di restituire dignità anche alle cose più piccole, a quei frammenti di vita che spesso sfuggono allo sguardo distratto. E forse, proprio in questa capacità di ascoltare e restituire, si trova il cuore della sua poesia: un invito a fermarsi, a respirare, a riconoscere che ogni creatura, ogni nuvola, ogni filo d’erba custodisce una storia.
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