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Caso ristorante "La Moia": le responsabilità sono della Provincia di Asti e della Città Metropolitana di Torino

Con una nota protocollata alle amministrazioni comunali di Lauriano, Cocconato, Moransengo Tonengo, il legale chiarisce i destinatari della richiesta danni per la perdita di fatturato dell'attività: "Provincia di Asti ci ha risposto, Città Metropolitana di Torino no". La sindaca replica di Lauriano chiarisce e replica alla minoranza

Caso ristorante "La Moia": le responsabilità sono della Provincia di Asti e della Città Metropolitana di Torino

Caso ristorante "La Moia": le responsabilità sono della Provincia di Asti e della Città Metropolitana di Torino

La Provincia di Asti e la Città Metropolitana di Torino.

Sono loro i destinatari della richiesta danni presentata dal ristorante “La Moia”, ufficialmente “Il Moya”, di Tonengo d’Asti con la diffida presentata il 23 luglio scorso dall’avvocato Guido Cardello, per conto della società Sorelle Audino s.nc. che gestisce il ristorante di via Cocconato 5. Non le amministrazioni comunali, che sono solo state informate della diffida.

Con una nota protocollata alle amministrazioni comunali di Lauriano, Cocconato, Moransengo Tonengo, l'avvocato Cardello oggi ha precisato che “la predetta richiesta danni non fosse affatto indirizzata al Vs. Comune, né a quelli di Lauriano e di Cocconato, ma come vi sia stata inviata soltanto per conoscenza, ben sapendo che le responsabilità che avrebbero causato il danno della Società mia Cliente, siano dei due Enti Pubblici sopra menzionati”.

"Ad oggi - spiega l'avvocato Cardello, raggiunto telefonicamente - solo l’Amministrazione Provinciale di Asti ha fornito una risposta, sia pure interlocutoria e non satisfattiva in quanto non riferita alla segnaletica non apposta sulle strade alternative. Dalla Città Metropolitana di Torino, invece, non ci è ancora arrivato nulla...".

La richiesta danni del ristorante La Moia si fonda sul fatto che dal 17 aprile 2025 una serie di frane ha spezzato in due la strada provinciale Cunico-Lauriano, bloccando gli accessi sia da Cocconato (zona Regione Maroero) che da Lauriano (Regione Piazzo). Risultato: La Moia è rimasta irraggiungibile da entrambe le direzioni.

Nella diffida si legge che il ristorante ha perso oltre il 50% della clientela e quindi del fatturato. Un crollo che mette in difficoltà non solo l’azienda, ma anche i dipendenti, per i quali si parla già di richiesta di cassa integrazione.

Il quadro è aggravato dal fatto che Moransengo Tonengo, soprattutto la parte di Tonengo, è di fatto isolata anche per l’accesso a servizi essenziali: farmacia, ufficio postale, caserma dei Carabinieri, ASL, tutti a Cocconato. Prima erano a 6 km di distanza, oggi bisogna farne 14, con tempi e costi moltiplicati.

E a peggiorare le cose c’è un altro aspetto: nessuno, denuncia la società, ha segnalato in modo chiaro le strade alternative, comunque dissestate e di competenza degli stessi enti chiamati in causa.

Il caso ha avuto un’eco immediata a Lauriano. L’11 agosto i consiglieri comunali di minoranza Renato Dutto, Graziano Bronzin e Sabino Fusco (gruppo “Lauriano e Piazzo Domani”) hanno protocollato un’interrogazione alla sindaca Mara Baccolla, che oggi fa sapere che risponderà all’interrogazione nei tempi e nei modi previsti.

"Nei giorni scorsi - spiega la sindaca Baccolla - i comuni di Lauriano e Moransengo Tonengo hanno inviato una nota alla Città Metropolitana di Torino chiedendo la convocazione di un tavolo tecnico per risolvere la situazione in tempi rapidi. Città Metropolitana ha già disposto uno stanziamento di bilancio e ci ha dato riscontro. Ci incontrerà a fine mese. Purtroppo - conclude Baccolla - devo constatare come la minoranza di Lauriano non perda occasione per gettare discredito sull'ammininistrazione anche su basi manifestamente infondate".

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