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Lo storico mercato di Lanzo si rinnova tra sicurezza e polemiche. In autunno, la riassegnazione dei posti

Il consiglio comunale approva il nuovo regolamento per il mercato di Lanzo Torinese. La minoranza solleva dubbi sul futuro e sul ricambio generazionale

Lo storico mercato di Lanzo si rinnova tra sicurezza e polemiche

Il consiglio comunale di Lanzo Torinese ha approvato un nuovo regolamento per il mercato settimanale. La delibera, votata lo scorso 21 luglio, sostituisce il precedente regolamento del 2008 e si pone come obiettivo primario l'adeguamento alle normative vigenti in materia di sicurezza, funzionalità e prevenzione incendi. Il consiglio ha però mostrato alcune divergenze sulla visione a lungo termine per una delle istituzioni più antiche e sentite della comunità.

Il vicesindaco Fabrizio Casassa, nel presentare il nuovo assetto, ha illustrato i punti salienti del provvedimento. Il cambiamento più significativo riguarda piazza Rolle, cuore pulsante del mercato, dove sono stati ampliati gli spazi tra le file di banchi per garantire il rispetto delle disposizioni antincendio. Le corsie interne sono state allargate da 3 a 3,50 metri, mentre i banchi che utilizzano bombole GPL sono stati ricollocati in prossimità degli ingressi della piazza, distanziati tra loro, per facilitare l'accesso ai mezzi di soccorso in caso di emergenza.

Inoltre, alcuni banchi sono stati soppressi nelle piazze, portando il numero totale dei posteggi da 124 a 101. Invece, il numero di posteggi riservati ai produttori agricoli rimane invariato: 12 unità all'interno dell'ala mercatale. Questa riduzione comporterà una procedura di riassegnazione degli 85 spazi autorizzati con licenza pluriennale. “In autunno verrà attivata la procedura per la riassegnazione degli 85 spazi. Terminata questa fase si procederà con l'emissione del bando finalizzato all'assegnazione a nuovi operatori dei sedici posteggi rimasti liberi, occupati attualmente dagli spuntisti, secondo l'ordine di priorità” ha commentato il vicesindaco.

La presentazione del nuovo regolamento ha aperto alla critica del consigliere di minoranza Matteo Filippin. Pur riconoscendo la necessità degli adeguamenti normativi per la sicurezza, Filippin ha spostato il focus del dibattito sul futuro del mercato. "Il mercato di Lanzo è un'istituzione storica, abbiamo celebrato gli 800 anni nel 2019. Rappresenta un punto di riferimento per la comunità e ribadisce il valore di Lanzo come capoluogo del territorio", ha sottolineato il consigliere. La sua preoccupazione principale riguarda l'assenza di una visione prospettica che vada oltre i semplici adeguamenti normativi. "Qual è il futuro di questo mercato?", ha chiesto retoricamente, invitando l'amministrazione a riflettere su un orizzonte temporale di almeno 5-10 anni.

Filippin ha evidenziato la mancanza di investimenti nella promozione del mercato e nell'offerta di servizi aggiuntivi, che potrebbero sostenerlo e valorizzarlo. "Il nostro mercato assume un valore turistico non indifferente durante l'estate", ha ricordato. Ma il punto cruciale sollevato dal consigliere riguarda il ricambio generazionale. "Forse bisognerebbe pensare a cosa può succedere tra 5-10 anni, in uno scenario di mercati all'aperto che non è in crescita", ha affermato, sottolineando l'importanza di considerare l'età media degli operatori e il numero di licenze che potrebbero scomparire con i prossimi pensionamenti, anziché essere trasferite a nuove generazioni di commercianti.

Il vicesindaco Casassa ha risposto alle preoccupazioni della minoranza, affermando che il mercato di Lanzo è uno dei più vari del territorio e che, nonostante alcuni operatori abbiano ceduto le proprie licenze, altre sono state riacquisite. Ha ribadito che il nuovo assetto, con la sua maggiore organizzazione, può favorire l'interesse di nuovi operatori a subentrare. Pur ammettendo di non avere "la sfera di cristallo", Casassa ha espresso un certo ottimismo: "gli operatori mercatali sono comunque contenti del mercato di Lanzo e notano che il mercato sta funzionando". La possibilità di avere nuovi posti, ha concluso, rende più facile il ricambio e la continuità, confermando l'intenzione dell'amministrazione di riflettere sul futuro del mercato.

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