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ARTE
30 Luglio 2025 - 10:43
L'artista Laura Antonietti
Come da tradizione, il 16 agosto la comunità coassolese si ritroverà a Castiglione nella cappella dedicata a San Rocco per celebrare il Santo con una giornata densa di significati religiosi e culturali. Un appuntamento atteso e sentito, che unisce generazioni nel segno della devozione e del legame condiviso verso le proprie radici.
Alle ore 11.00, nella storica cappella di San Rocco, si terrà la solenne celebrazione della Santa Messa. A solennizzare la ricorrenza la presenza delle Priore Lidia Coletti e Adriana Spandre, che al termine dell’omelia distribuiranno ai fedeli il tradizionale pane benedetto, simbolo del rinnovato legame spirituale tra il Santo e la comunità.
La giornata proseguirà all’insegna della convivialità presso il ristorante Castiun, dove sarà servito il pranzo dopo un aperitivo condiviso. A rendere ancora più gioiosa l’atmosfera, giochi per bambini, gare a bocce e tornei di tarocchi animeranno il pomeriggio. La prenotazione al pranzo è obbligatoria e può essere effettuata entro il 13 agosto contattando il numero 348 6040757 oppure lo 0123 45492.
L’edizione 2025 della festa si arricchisce inoltre di un evento speciale. In questa giornata ci sarà infatti anche l’inaugurazione del nuovo dipinto dedicato a San Rocco, opera dell’artista locale Laura Antonietti, che ha voluto offrire alla cappella e alla comunità questo omaggio carico di memoria e significato. “Un regalo creato per i Coassolesi e per la cappella di San Rocco, un luogo a me caro legato a tanti ricordi di fanciullezza: in famiglia, il 16 agosto era fra i giorni più festosi dell’anno sia perché legato al rito religioso sia perché c’era un pomeriggio conviviale fra gli abitanti del luogo e anche perché era il tempo delle gite fuori porta”.
L'opera realizzata dall'artista Laura Antonietti installata nella Cappella di San Rocco
Il dipinto, realizzato su lastra di policarbonato con tecniche miste, racconta un momento di sosta del Santo nelle vallate alpine. San Rocco, seduto tra le rocce, con una leggera piaga visibile sulla coscia, è confortato dal suo cane – ritratto dall’artista ispirandosi al proprio amato Bach – che gli porge una pagnotta. Un Angelo discende dal cielo blu profondo porgendogli una borraccia d’acqua, gesto che diventa chiave interpretativa dell’intera opera. “Il punto di riflessione del dipinto è proprio racchiuso in questo gesto di aiuto: il non abbandonarsi alla disperazione perché a volte la Provvidenza interviene e si manifesta sotto molteplici forme. Il dipinto di San Rocco rappresenta tutta la mia maturità artistica acquisita in tanti anni, esso racchiude le mie più originali tecniche pittoriche, sia quelle acquisite sia quelle da me create”, spiega Antonietti, che unisce nella tela le sue molteplici conoscenze maturate negli anni. I personaggi principali, l’Angelo e il Santo, sono dipinti ad olio in stile caravaggesco, mentre il cane prende forma attraverso velature miste. Altrettanto elaborata anche l’ambientazione naturale ispirata al paesaggio locale. In particolare la roccia in primo piano è un lavoro di velature esclusivamente eseguita con i colori acrilici. Le montagne sullo sfondo emulano le Alpi Graie e sono in stile pop art, con un cielo ad effetto sfumato creato con resine acriliche, ossidi e pigmenti in polvere. Il tutto è realizzato su una lastra di policarbonato, con caratteristiche adatte all’esposizione esterna e all’eventuale umidità del luogo in cui viene posizionato.
Si tratta di un’opera ricca di simboli, emozioni e riferimenti al territorio, che segna una nuova tappa nella devozione a San Rocco e conferma quanto l’arte possa diventare voce viva della memoria collettiva. L’artista e l’intera comunità coassolese invitano a prendere parte a questa giornata così importante e che va ben oltre il calendario liturgico. Sarà infatti un momento autentico di fede, arte e unione, che rimarrà impresso nella storia di Coassolo.
L'artista con il suo "Bach" che ha ispirato il cane raffigurato nell'opera dedicata a San Rocco
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