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29 Luglio 2025 - 10:40
Antonino Careri sindaco di Montanaro
Nell’albo pretorio del Comune è stato pubblicato il verbale della discussione avvenuta nel consiglio comunale del 30 giugno. La discussione ha contrapposto da un lato l’ex sindaco ingegner Giovanni Ponchia e dall’altro il sindaco dottor Antonino Careri e i suoi assessori e consiglieri. L’ingegner Ponchia, capogruppo della minoranza Salviamo Montanaro, aveva presentato una mozione con la quale impegnava l’amministrazione Careri a utilizzare 150.000 euro dell’avanzo di amministrazione per mettere in sicurezza le sponde dello scolmatore erose in seguito all’evento alluvionale del 17 aprile 2025.
Il sindaco Careri ha respinto la proposta e affermato che non intende per il momento generare debito fuori bilancio e che avrebbe eventualmente attinto all’avanzo di amministrazione dopo l’assestamento di bilancio (che è previsto nell’imminente consiglio comunale convocato per mercoledì 30 luglio).
È seguito uno scambio di interventi fra Ponchia e la maggioranza che sostiene Careri. Vista rifiutata dal sindaco la sua mozione, Ponchia ne ha modificato il testo riducendo da 150.000 euro a 40.000 la cifra da stanziare con l’avanzo di amministrazione, e ha sottoposto questa versione al consiglio. Prima del voto, Careri ha ricordato a Ponchia di avere impiegato ben tre anni, durante il suo secondo mandato, per riparare l’erosione delle sponde dello scolmatore prodotta dagli eventi del novembre 2019: solo nel 2022, infatti, la giunta Ponchia aveva deliberato di eseguire tale riparazione. Rivolgendosi all’ex sindaco, il consigliere di maggioranza Antonino Coscino ha ricordato che ci sono cose che Ponchia aveva promesso fin dal 2014 e che «ad oggi non sono state fatte», e alle quali ora sta provvedendo l’amministrazione Careri.
Il vicesindaco Arcangelo Gallon ha sottolineato che il Comune ha già un debito fuori bilancio che non è stato creato dalla attuale amministrazione, la quale non intende proseguire su questa strada. Il consigliere Stefano Pellegrino ha chiesto a Ponchia su quali basi l’ex sindaco ha quantificato in 150.000 euro la somma occorrente per la riparazione dei danni del 17 aprile.
Ha aggiunto che «è stato aperto un bando della Regione per i danni all’agricoltura e che il Comune ha predisposto un dossier dei danni da sottoporre alla Regione stessa non appena l’ente regionale avrà stanziato i fondi necessari, e che l’Amministrazione è pronta a portare avanti le istanze di tutti gli agricoltori che hanno subito danni nell’ultima alluvione». Dal verbale risulta che nessun consigliere di minoranza è intervenuto a sostegno del capogruppo Ponchia. La mozione Ponchia è stata infine messa ai voti e respinta con 13 voti contrari e 4 favorevoli. In questi giorni abbiamo chiesto al Comune di sapere come procederà alla sistemazione dei danni del 17 aprile e con quali fondi. Ci è stato risposto che tutto quanto verrà spiegato nei dettagli nell’imminente consiglio comunale di mercoledì 30 luglio. Comunque, al momento la giunta: 1) partecipa al bando regionale che scade l'8 agosto per un importo ancora in fase di valutazione presso l’ufficio tecnico; 2) intende stanziare 50.000 euro nella circostanza dell’assestamento di bilancio che verrà portato in consiglio il 30 luglio; 3) si sta adoperando per ottenere ulteriori 30.000 da un altro bando.
L'alluvione del 17 aprile
Torniamo ora sui danni procurati allo scolmatore dagli eventi atmosferici del 2019, ai quali l’amministrazione Ponchia avrebbe rimediato con lavori eseguiti soltanto nel 2022-2023. È il ritardo che nel corso della discussione il sindaco Careri ha rimproverato a Ponchia. Che cosa era avvenuto?
Nel 2019 gli eventi atmosferici eccezionali avevano danneggiato le sponde dello scolmatore. Ma soltanto nel febbraio 2022, oltre due anni dopo, la Regione assegna al Comune di Montanaro 50.000 euro per il completamento della difesa spondale erosa del TERZO LOTTO (Determina Dirigenziale della Regione n. 246/A1802B del 7 febbraio 2022). Non conosciamo le ragioni del ritardo di oltre due anni. Può darsi che il Comune di Montanaro non si sia accorto di qualche bando e che abbia così perso un’occasione di ottenere finanziamenti? Oppure è stata la Regione a preoccuparsi di Montanaro solo due anni e passa dopo gli eventi del 2019? Non è facile rispondere a queste domande. In primo luogo, dopo gli eventi del novembre 2019 il governo, la Regione e il commissario hanno pubblicato molti atti concernenti i finanziamenti pubblici ai Comuni per riparare opere pubbliche danneggiate. Sono centinaia di pagine: le leggeremo.
Inoltre, le interlocuzioni fra Comune e Regione avvengono talvolta attraverso note e lettere per le quali non vi è l’obbligo di pubblicazione nell’albo pretorio. Come che sia, solo nel febbraio del 2022 la Regione, con la determinazione dirigenziale appena citata, assegna 50.000 euro al Comune per la messa in sicurezza di tratti delle sponde del TERZO LOTTO dello scolmatore.
Ma, invece di procedere rapidamente alla riparazione del TERZO LOTTO con quei fondi regionali, due mesi dopo, il 21 aprile 2022, il sindaco Ponchia chiede alla Regione di cambiare destinazione al contributo di 50.000 euro e di devolverlo alla sistemazione del SECONDO LOTTO, anch’esso bisognoso di interventi. E il TERZO LOTTO? Il Comune comunica alla Regione di avervi già parzialmente provveduto attingendo a “fondi comunali”.
Passano altri due mesi, e il 15 giugno 2022 la Regione risponde positivamente e concede al Comune di utilizzare la somma per il SECONDO LOTTO, prendendo atto che al terzo lotto ci aveva già pensato il Comune, in parte “con altri fondi”. Il 28 giugno 2022 il Comune affida ad uno studio professionale l’incarico di redigere il progetto dei lavori per la somma di 6.784 euro (DD n. 76/246 del 28 giugno 2022). Lo studio consegna il progetto il 28 ottobre 2022. Il mese seguente la giunta comunale, presieduta dal sindaco Ponchia, approva il progetto definitivo esecutivo presentato dallo studio, e il 15 dicembre 2022 il Comune affida la riparazione spondale ad una ditta di Quincinetto, che ha offerto di eseguire i lavori per la somma di 42.813 compresa l’IVA (a questa cifra vanno ovviamente aggiunti i 6.784 euro della progettazione).
Siamo dunque arrivati al 15 dicembre 2022, dieci mesi dopo la determina regionale di febbraio che assegnava al Comune i 50.000 euro di cui abbiamo scritto. È inoltre da presumere che i lavori siano stati conclusi non prima dell’inizio del 2023: ciò porta a circa un anno il tempo impiegato dall’amministrazione Ponchia a sistemare le sponde erose. Ecco perché nel consiglio del 30 giugno il sindaco Careri ha rinfacciato a Ponchia di averci messo un bel po’ di tempo negli anni 2019-2022 o meglio 2019-2023. Ma resta ancora una domanda: quando, in quale anno e mese fra il 2019 e il 2022, Ponchia ha fatto mettere in sicurezza il terzo lotto con fondi propri? Abbiamo cercato nel sito del Comune l’atto, delibera e/o determina, con la quale il sindaco fra il 2019 e il 2022 avrebbe sistemato con fondi comunali le sponde del terzo lotto.
Non abbiamo trovato nulla: ma l’atto potrebbe esserci sfuggito, nella massa delle determine che il Comune emette ogni anno. Abbiamo quindi chiesto all’ex sindaco Ponchia di indicarci questo atto, pubblicando la nostra domanda nella pagina facebook “Ex sindaco di Montanaro…”: nessuna risposta. Poiché nel sito del Comune non c’è un indirizzo email del sindaco, abbiamo scritto alla segreteria del Comune con preghiera di inoltrare la nostra richiesta al consigliere Ponchia. Per il momento, ancora nessuna risposta. Ribadiamo: l’atto potrebbe esserci sfuggito. Se ci verranno indicati almeno numero e data faremo un accesso agli atti, e se lo troviamo rettificheremo. Ovviamente l’ex sindaco non è obbligato a risponderci. Ma speriamo ancora che, in omaggio al principio di trasparenza, lo faccia.
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