AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
27 Luglio 2025 - 10:27
Giochi rotti e degrado: l’estate amara del parco vicino alla stazione di Montanaro
Scivolo rotto, giostrine danneggiate, tappetini antitrauma logorati, scritte oscene sulle strutture. Ogni estate la stessa storia: l’area giochi della stazione ferroviaria di Montanaro viene presa di mira da vandali e frequentatori incivili. Un problema noto, ciclico, che questa volta ha spinto l’amministrazione comunale a intervenire concretamente.
La cifra messa sul tavolo parla chiaro: 7.500 euro stanziati per un primo intervento urgente, destinati a ripristinare le attrezzature danneggiate e a posare nuovi tappetini antitrauma conformi alle normative. Nel frattempo, le strutture inutilizzabili sono state transennate. Ma non basta.
Perché la ferita è più profonda e riguarda una questione culturale, di senso civico e di rispetto degli spazi comuni. Il parco della stazione, frequentatissimo durante il periodo estivo da famiglie e bambini, si trasforma ogni sera in un luogo dove regnano degrado e incuria: bottiglie vuote, mozziconi di sigaretta, rifiuti ovunque, panchine trasformate in cestini. A farne le spese, ancora una volta, i più piccoli.
Vandali (archivio)
A causare i danni, spesso, è un utilizzo improprio delle giostre da parte di adolescenti o addirittura adulti. Una dinamica che compromette la sicurezza e accelera il deterioramento delle strutture. Le famiglie, esasperate, hanno segnalato più volte il problema. Alcuni genitori hanno rinunciato a frequentare il parco con i propri figli, spaventati dal clima poco rassicurante e dallo stato in cui versa l’area giochi.
A complicare il quadro c’è la questione della sorveglianza. Le telecamere esistenti non coprono tutta l’area giochi. Risultato: risalire ai responsabili degli atti vandalici è spesso impossibile. Per questo motivo, è stato previsto un secondo intervento per settembre, con l’installazione di ulteriori dispositivi di videosorveglianza, nel tentativo di garantire un controllo più capillare e scoraggiare comportamenti incivili.
Ma l’amministrazione guarda anche al modello virtuoso del parco giochi del castello, dove i danni non si registrano grazie all’impegno di un’associazione che gestisce l’area: turni di controllo e chiusura serale dell’area impediscono l’accesso ai ragazzi più grandi e contribuiscono a mantenere ordine e decoro. Una strada, quella del volontariato attivo, che potrebbe essere percorsa anche per la zona della stazione.
Nel frattempo, gli ecovolontari continuano il loro lavoro: ogni sabato mattina si occupano della raccolta dei rifiuti in diverse aree del paese, contribuendo a mantenere un minimo di ordine. Tuttavia, non possono sostituirsi a un’educazione civica che sembra mancare del tutto.
Il Comune sta valutando di lanciare iniziative di sensibilizzazione rivolte soprattutto ai giovani, per promuovere un uso corretto degli spazi pubblici. Perché la tutela del bene comune non può passare solo dalle riparazioni e dalle telecamere, ma da un cambiamento culturale che parta dal rispetto.
Ancora una volta, dunque, a Montanaro non è un problema di risorse – che pure vengono impiegate a caro prezzo – ma di civiltà. E questa, per ora, non si compra.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.