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28 Luglio 2025 - 11:27
Mauro Succo: un omaggio a una figura simbolo dello sport locale
A Verolengo c’è un campo di calcio, dove il tempo sembra aver lasciato impronte di passione, sudore e sorrisi. È il campo dove sono cresciuti interi gruppi di ragazzi, dove si sono intrecciati sogni di sport e amicizia. Ma a breve quel campo avrà anche un nome, e un’anima più profonda: si chiamerà Campo Sportivo “Mauro Succo”, in memoria di un uomo che non ha mai smesso di credere nel potere dello sport come motore di comunità, scomparso il 1° luglio 2013, ma ancora oggi vivo nel ricordo di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.
Associazione Sportiva Dilettantistica Verolengo Calcio
È stato il Comune, con una delibera datata 24 luglio, a dire sì alla proposta dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Verolengo Calcio. Un voto unanime, sentito, condiviso, guidato dal Sindaco Rosanna Giachello, affiancata dagli assessori Francesco Artusa e Tiziano Matta.
La Giunta, nel deliberare, ha sottolineato quanto l’intitolazione del campo rappresenti un ponte tra passato e futuro, un gesto educativo rivolto ai più giovani, per trasmettere i valori che Mauro ha incarnato: impegno, spirito di squadra, umiltà e dedizione. In un’epoca in cui tutto corre veloce, Verolengo ha scelto di fermarsi per ricordare. E farlo in un luogo che continuerà a vivere, a correre, a gridare gol sotto il cielo, portando il suo nome.
Fondatore degli Amatori Verolengo nel 1997, Mauro ha lasciato ben più di un ricordo: ha lasciato un’energia contagiosa, uno stile, una forma mentis. Il suo modo di vivere il calcio – fatto di rispetto, fatica, ma anche risate genuine e amicizie vere – è diventato un riferimento per chi, oggi, continua a indossare quelle maglie sui campi della provincia.
Non si trattava solo di organizzare partite, allenamenti o trasferte. Mauro trasformava ogni incontro in un momento di comunità. Presente, attivo, instancabile. Il classico uomo che, se c’era un problema, non lo raccontava: lo risolveva. E magari portava anche il caffè.
Il Comune ha scelto con cura. Il campo è recintato, non ha numerazione civica, e sono passati più di dieci anni dalla sua scomparsa – tutti requisiti in regola. Ma oltre le carte, c’è una verità più grande: Verolengo ha capito che non si può costruire futuro se non si dà valore alla memoria.
Renato Frola, presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Verolengo Calcio, ricorda così Mauro Succo: “Da quando l’ho conosciuto, ho sempre visto in lui una persona speciale, con un cuore grande e una generosità rara. Mauro non si è mai tirato indietro, nemmeno di fronte alle difficoltà o ai problemi. Era sempre pronto ad aiutare, con umiltà e determinazione, mettendo sempre la squadra e la comunità al primo posto. La sua forza e il suo spirito restano per tutti noi un esempio da seguire.”
E allora, ora che quel campo ha un nome, anche le nuove generazioni avranno un riferimento. Non solo tecnico, ma umano. E ogni volta che un ragazzo entrerà in quel rettangolo verde, troverà – tra il rumore dei tacchetti e il profumo d’erba – un’eredità viva.
Perché la passione non muore. Cambia forma. E diventa luogo, esempio, ispirazione.
Mauro Succo
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