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 Rivarolo in festa tra fede e tradizione con fuochi, fiera e musica

San Giacomo 2025 unisce sacro e popolare, migliaia tra eventi e celebrazioni

 Rivarolo in festa tra fede

 Rivarolo in festa tra fede e tradizione con fuochi, fiera e musica

È una festa che unisce sacro e profano, storia e presente, devozione e svago, quella che da giorni anima Rivarolo Canavese in occasione della Festa Patronale di San Giacomo. Un appuntamento che si rinnova da secoli e che nel 2025, complice un programma ricco e ben strutturato, sta registrando una partecipazione eccezionale, a conferma della sua importanza per l’identità della città e del territorio.

La festa è entrata nel vivo il 24 luglio, con la proiezione all’aperto della rassegna “Cinema al Castello”, primo assaggio di una settimana pensata per coinvolgere tutte le generazioni. Il giorno seguente, come da tradizione, si è celebrata la Santa Messa solenne in onore del Santo Patrono, momento cardine per la comunità cattolica rivarolese, che proprio nella figura di San Giacomo riconosce un simbolo di protezione e appartenenza.

Sabato è stato il giorno dell’arte e della memoria. Presso il Castello di Malgrà si è svolta l’estemporanea di forgiatura, performance dal vivo che ha saputo coniugare gesti antichi e creatività contemporanea. In quell’occasione è stata inaugurata anche la mostra “La forza del tempo fragile”, un’esposizione che riflette sul passare degli anni e sul valore della memoria materiale e immateriale. Una riflessione quanto mai attuale in un’epoca che tende a consumare e dimenticare.

Ma è con la musica che il sabato sera ha toccato uno dei suoi momenti più emozionanti. In piazza Garibaldi, gremita di pubblico, si è esibita la Filarmonica Rivarolese, diretta dal maestro Lucas Berrino. L’orchestra cittadina ha proposto un repertorio vario e coinvolgente, capace di fondere qualità tecnica ed emozione, suscitando applausi convinti e sinceri da parte di una platea attenta e calorosa. Ancora una volta, la musica si è confermata strumento di comunità, ponte tra generazioni e linguaggi diversi.

Domenica 27 luglio ha avuto luogo il momento liturgico più importante della settimana: la Santa Messa Pontificale presieduta dal vescovo di Ivrea, monsignor Daniele Salera, nella chiesa parrocchiale di San Giacomo Apostolo. Al termine della celebrazione si è snodata per le vie del centro cittadino la processione, accompagnata da numerose autorità civili e militari, tra cui il sindaco Martino Zucco Chinà, l’eurodeputato Giovanni Crosetto e il consigliere regionale Sergio Bartoli. Un corteo solenne, partecipato e sentito, che ha riportato in strada i riti della tradizione popolare, tra statue, canti e preghiere, sotto lo sguardo curioso e rispettoso dei molti turisti presenti.

Ma la patronale di Rivarolo è anche occasione per celebrare il mondo agricolo, cuore pulsante della storia economica locale. Lunedì 28 luglio sarà infatti il giorno della 441ª Fiera Agricola e Mostra Zootecnica, ospitata nel Parco Meaglia dalle 8 alle 14. Un evento longevo e partecipato, vetrina di animali, prodotti della terra, attrezzature e pratiche sostenibili, che attira ogni anno allevatori, contadini e curiosi. Accanto alla mostra, si svolgeranno anche la Fiera commerciale lungo via Ivrea e via Torino, il Mercatino delle creazioni artistiche su corso Torino e corso Indipendenza, e il tradizionale Banco di beneficenza della Caritas, che unisce solidarietà e convivialità.

Il gran finale è atteso per martedì 29 luglio, con una serata all’insegna della spensieratezza e dello spettacolo. Alle 21, il centro città ospiterà il “Supersonic Disco Vintage”, festa danzante dedicata agli amanti della musica del passato, tra vinili, luci colorate e atmosfere retrò. Ma sarà alle 23 che si toccherà l’apice dell’emozione, con lo spettacolo pirotecnico in corso Italia e piazza Massoglia, curato dall’Amministrazione comunale. Un’esplosione di luci e colori, capace di chiudere con forza simbolica una settimana fatta di appartenenza, memoria e futuro.

La Festa Patronale di San Giacomo 2025 si conferma, dunque, non solo come evento religioso, ma come piattaforma culturale e sociale capace di parlare linguaggi diversi: dal sacro al profano, dalla musica all’arte, dalla ruralità alla solidarietà. Un’edizione che, ancora una volta, ha visto il protagonismo attivo dei cittadini, delle associazioni e delle istituzioni, in un dialogo virtuoso tra passato e presente. Rivarolo dimostra di saper custodire le proprie radici, senza rinunciare a sperimentare, aprirsi e raccontarsi.

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