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Cultura

Le Valli di Viù e Messa rilanciano il turismo tra arte e natura

Un progetto che unisce comuni e associazioni per riscoprire il territorio, valorizzare la sua storia e affrontare le sfide del cambiamento climatico

Le Valli di Viù e Messa Rilanciano il Turismo tra Arte e Natura Inclusiva

Un nuovo progetto, AR(S)MONIE PER LA VILLEGGIATURA, ha preso il via nelle valli piemontesi di Viù e nell'alta Val Messa. Promosso dal Comune di Viù in qualità di ente capofila, l'iniziativa è stata selezionata tra le 16 proposte su 85 candidati nell'ambito del bando “Territori in luce” avviato dalla Compagnia di San Paolo.

Il progetto è nato da un partenariato che include il Comune di Rubiana, la Pro Loco di Viù, l'Associazione Art d’els Alp Niquidai, l'Associazione Ars Rubiana e l'Associazione La Meridiana nel Bosco e presenta una serie di attività che si svilupperanno nel corso del prossimo anno e mezzo. 

“Si tratta di un programma molto ricco che comprende escursioni guidate, attività outdoor, laboratori teatrali, laboratori artistici e molto altro” ha commentato Daniela Majrano, sindaca di Viù. Le arti figurative, la musica e il teatro saranno quindi al centro delle attività e saranno utilizzate come strumenti per esplorare e interpretare il territorio. L’obiettivo è di favorire la conoscenza del contesto naturale e di farlo all’insegna dell’inclusività. Non a caso il progetto parla di attività “destinate anche alle fasce fragili”, come la montagnaterapia.

Alla base del progetto c'è l'idea che le attività progettate si muovano sulle tracce di “spiriti guida “per emularne la creatività, coglierne la sensibilità, riviverne le sensazioni, avendo chiaro che, spesso, è stata la peculiarità dei luoghi a ispirarne opere e azioni.

Finanziato dalla Compagnia di San Paolo, che si impegna a supportare i comuni con un contributo di 55 mila euro, Arsmonie per la villeggiatura non punta solamente ad approfondire l’identità culturale del territorio, ma vuole anche aprire una nuova stagione turistica all’interno di queste valli.

È a partire dal 1800 che le Valli iniziarono a diventare un’importante meta turistica. Con l'arrivo della ferrovia Torino-Ceres, poi, la borghesia torinese scopri le attività in montagna e il turismo si consolidò come asse portante dell’economia della provincia, portando alla costruzione di ville e alberghi che ancora oggi si trovano lungo le strade.

Ne è un esempio il famoso Albergo Miravalle a Ceres, che era una meta molto apprezzata per via della sua posizione strategica tra la Valle Grande e la Val d’Ala. Costruito nel 1870, l'albergo in stile liberty ha mantenuto la sua operatività più a lungo rispetto ad altre strutture simili. Però, con l'inizio del boom economico la sua attività ha subito un lento declino, fino ad arrivare alla chiusura definitiva nel 1977.

Oggi il turismo nelle Valli di Lanzo mantiene un’importanza fondamentale per lo sviluppo locale. Allo stesso tempo, però, gli effetti del cambiamento climatico stanno iniziando a manifestarsi. È quanto spiega la guida del Museo Civico Alpino Arnaldo Tazzetti, che ricorda gli effetti negativi dell’innalzamento delle temperature sul turismo bianco.

Di fronte a questo scenario, le amministrazioni stanno puntando a sviluppare un turismo sostenibile, rispettoso delle montagne e dell’ambiente, e sempre più diversificato. All’interno di questo orientamento rientra la proposta di Viù di ripensare la villeggiatura, attraverso l’utilizzo dell'arte per stimolare i partecipanti a “vivere un’esperienza autentica”, in connessione con la natura e il territorio.

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