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23 Luglio 2025 - 15:51
Immagine di repertorio
Un nuovo distributore di benzina aprirà i battenti in via Casale a San Mauro Torinese, ma rimangono ancora dei dubbi sui sopralluoghi per la sicurezza dell'impianto, che distribuirà anche GPL, alla luce dei recenti fatti di cronaca nazionale.
L'argomento è stato portato all'attenzione del Consiglio comunale lo scorso 21 luglio da Roberto Olivero, consigliere di Forza Italia: «Non è minimamente messa in dubbio la liceità ci ciò che si sta facendo, ma alla luce di quello che è successo recentemente a Roma, è stato fatto un sopralluogo sul posto per verificare la giusta distanza dagli edifici e da tutto ciò che c'è nel contesto circostante?».
Roberto Olivero
A rispondere all'interrogazione è stata la sindaca Giulia Guazzora: «Gli uffici hanno raccolto tutta la documentazione, sopralluoghi compresi. Anche quello dei vigili del fuoco, che hanno valutato le distanze dai luoghi sensibili nei dintorni, come la chiesa e l'oratorio. È stato fatto tutto l'iter autorizzativo, compresa la perizia. Mi sento di rassicurare i cittadini».
La sindaca, tuttavia, ha ammesso una volta sollecitata dal consigliere Olivero che le verifiche sono state per ora effettuate "sulla carta", anche attraverso la consegna al Comune di una perizia giurata. «Sicuramente il perito avrà fatto delle valutazioni sulla carta. Al momento – ha chiarito Guazzora –, siamo in una fase di predisposizione. Quando ci saranno i posizionamenti e altre strutture da verificare, i nostri professionisti saranno anche, penso, tenuti a verificare il posizionamento teorico con quello effettivo. La sicurezza non è mai troppa: sarà mia cura verificare che ci sarà anche un sopralluogo».
I lavori sarebbero quindi ancora in una fase preliminare e non sarebbero stati, per ora, necessari dei "sopralluoghi" propriamente detti. Sarà però cura dell'amministrazione commissionarli in vista di fasi di lavoro più avanzate.
Gli scetticismi sulla sicurezza di un simile impianto, che oltre a benzina, gasolio ed energia elettrica venderà anche GPL, nascono dopo i fatti dello scorso 5 luglio, quando un distributore è esploso a Roma ferendo più di 40 persone e uccidendone 1 a causa delle gravi lesioni riportate. Il motivo della deflagrazione sembrerebbe essere collegato a una dispersione di gas propano liquido durante la fase di riempimento della cisterna della stazione di servizio. A essere danneggiata è stata inoltre una scuola nelle vicinanze, vuota per fortuna, ma resa inagibile. Non riaprirà a settembre.
L'attenzione verso i distributori di GPL e le normative di sicurezza rimane comunque alta, in modo da evitare che simili incidenti – rari ma molto gravi – si verifichino ancora, e in modo non vengano interessate strutture sensibili nelle vicinanze.
Il distributore esploso a Roma
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