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17 Luglio 2025 - 15:43
Torino, parcheggia e blocca tutto: tre bus fermi e una donna in ritardo per la chemio
Questa mattina al mercato di Santa Rita, in corso Sebastopoli angolo via Tripoli, è andato in scena l’ennesimo episodio di inciviltà impunita. Un uomo di mezza età ha pensato bene di parcheggiare in mezzo alla carreggiata per andare a fare shopping tra le bancarelle. Peccato che con la sua auto ha bloccato il passaggio di tre autobus di linea, generando ritardi, proteste e disagi – gravi – a decine di persone.
I mezzi fermi erano il 17, il 17 sbarrato e il 62. E mentre i passeggeri si accalcavano infuriati, l’uomo era tranquillamente a spasso tra i banchi. Quando è tornato, dopo più di un quarto d’ora, ha semplicemente chiesto scusa, è salito in auto e se n’è andato. Nessuna multa, nessun carro attrezzi, nessuna pattuglia della polizia municipale in vista.
Il caso più emblematico tra i passeggeri bloccati riguarda una signora che doveva recarsi a una seduta di chemioterapia. Ma è solo uno dei tanti esempi di quanto possano essere drammatiche le conseguenze di gesti apparentemente piccoli, ma assolutamente egoisti. Perché di egoismo si tratta, e della sua variante peggiore: quella senza conseguenze.
Nel frattempo, chi era lì come testimone non ha potuto fare altro che indignarsi in silenzio. "Sì, proprio rabbia", scrive un passante che ha assistito alla scena. Rabbia perché la totale assenza di controlli ha reso questo comportamento non solo possibile, ma perfino concesso e impunito.
Questa zona della città, purtroppo, non è nuova a situazioni simili. Il mercato di Santa Rita, pur essendo uno dei più frequentati della città, viene regolarmente invaso da veicoli in sosta vietata, da auto parcheggiate di traverso, da furbetti che considerano le regole del codice della strada un fastidio passeggero, facilmente eludibile. Il tutto sotto gli occhi di nessuno, perché di vigili, nemmeno l’ombra.
Il problema, però, non è solo il comportamento di chi infrange le regole, ma l’assenza cronica di controlli da parte della polizia municipale. Dove sono i vigili urbani nelle ore di punta del mercato? Dove sono le pattuglie promesse per garantire la viabilità e la sicurezza? E soprattutto: perché nessuno paga mai?
Siamo a Torino, in una città che si definisce “europea”, ma dove basta un’auto messa male per far saltare un intero quartiere. E quando accade, come oggi, la reazione delle autorità è sempre la stessa: nessuna. Nessun verbale, nessun carro attrezzi, nemmeno un richiamo verbale. Chi può permettersi tutto questo? E per quanto ancora sarà consentito?
È ora di dirlo chiaramente: non è tollerabile che servizi pubblici vengano interrotti per colpa di individui che ignorano deliberatamente le regole. Non è accettabile che una donna malata debba restare bloccata su un autobus per quindici minuti perché qualcuno ha deciso di parcheggiare dove gli pare. E non è più accettabile che la polizia municipale continui a brillare per la sua assenza.
Nel silenzio delle istituzioni, resta solo la voce dei cittadini esasperati. Ma quanto deve peggiorare ancora la situazione prima che qualcuno, in Comune, decida di prendersi le proprie responsabilità?
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