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Troppo caldo a Settimo Torinese: arrivano i serpenti

Decine di avvistamenti in città. I cittadini preoccupati, il Comune in silenzio. E mentre l’estate arroventa l’asfalto, dai cespugli spunta la coda di un problema ben più profondo

Troppo caldo a Settimo Torinese: arrivano i serpenti

foto archivio

Il cambiamento climatico, con i suoi effetti sempre più visibili e quotidiani, si sta manifestando anche a Settimo Torinese. Questa estate, segnata da temperature anomale e persistente siccità, non ha portato con sé solo afa e zanzare, ma un nuovo protagonista del disagio urbano: il serpente. E no, non si tratta di leggende metropolitane o di “innocui bisce nei campi”, ma di veri e propri rettili che, attratti dal caldo e dal verde incolto, stanno facendo capolino tra marciapiedi, cortili e giardini.

Decine gli avvistamenti negli ultimi giorni, in quartieri densamente abitati come via Milano, via della Costituzione, Villaggio Fiat, Arcipelago, e persino nella zona commerciale della Viridea. “Io ne ho trovata una nel mio giardino, lunga più di un metro,” racconta preoccupata una residente di via Milano. “Ho due bambini piccoli e adesso ho paura anche solo a farli giocare fuori.”

serpenti

Foto archivio

E come darle torto? Vedere un serpente che si insinua tra l’erba alta, attraversa un vialetto o si infila sotto un’auto parcheggiata non è uno spettacolo che rassicura. Anche se, come precisano gli esperti, con ogni probabilità si tratta di specie non velenose, il punto non è solo la pericolosità oggettiva, ma il senso di insicurezza soggettiva che questa presenza improvvisa genera. E che cresce quando a questa paura non corrisponde una risposta chiara dalle istituzioni.

Così, come spesso accade in assenza di soluzioni strutturali, i cittadini si ingegnano. Nascono “ricette fai-da-te” contro i serpenti: zolfo, naftalina, aceto, spray a base di oli essenziali. Ma sono palliativi, che non risolvono il problema. “La vera questione – spiega Diego, naturalista locale – è la gestione del verde urbano. I serpenti non vengono dal nulla. Trovano ambienti ideali nei giardini trascurati, nei parchi lasciati incolti, negli spazi verdi abbandonati.”

Parole che trovano conferma nelle tante denunce dei residenti, stanchi di vedere il Comune intervenire solo laddove “si vede”. “Tagliano l’erba solo davanti, nelle zone visibili,” denuncia un cittadino del Villaggio Fiat. “Ma appena ci si sposta di qualche metro, dietro le siepi o dietro ai palazzi, è giungla.”

Non è la prima volta che a Settimo si parla di verde pubblico mal gestito. Ma ora, con l’aggravarsi degli effetti del riscaldamento globale, il tema diventa anche sanitario, ambientale e di sicurezza pubblica. Perché se è vero che non possiamo fermare il clima, come ricorda un cittadino dell’Arcipelago, “possiamo almeno evitare di offrire rifugio ai serpenti sotto casa nostra.”

Sui gruppi di quartiere e nelle chat condominiali, intanto, le segnalazioni aumentano. C’è chi pubblica foto, chi invoca l’intervento della Protezione Civile, chi si appella agli amministratori condominiali. Ma soprattutto cresce la richiesta di una mappatura delle aree a rischio, di interventi continui e non episodici nel taglio della vegetazione, e – là dove è possibile – di una sinergia tra Comune e cittadini, affinché ciascuno faccia la sua parte nel mantenere pulite le zone verdi private e semi-pubbliche.

Per ora, però, di piano concreto non se ne vede nemmeno l’ombra. Mentre il sole batte e l’estate incalza, Settimo si scopre vulnerabile. E i suoi cittadini, armati di repellenti naturali e buona volontà, restano in attesa. Di un intervento, di una risposta, o anche solo di una presa di coscienza da parte di chi amministra. Perché anche i serpenti, in fondo, sono solo il sintomo. Il problema, come spesso accade, è altrove.

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