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16 Luglio 2025 - 14:29
Il Rally di Castiglione "s'ha da fare". Le proteste non bastano: confermata la prossima edizione
Non bastano le polemiche sollevate da alcuni cittadini sull'inquinamento ambientale e acustico, sugli impatti faunistici e sulla pericolosità. Il Rally di Castiglione "s'ha da fare". In nome del profitto, dell'identità sociale del territorio e di dati Arpa che dimostrerebbero in realtà un impatto ambientale ridotto.
La mozione presentata il 14 luglio nell'ultima seduta del Consiglio comunale di Castiglione Torinese dalla lista Noi per Castiglione non ha riscontrato il parere positivo della maggioranza. Mentre il consigliere Serlenga e i suoi alleati politici hanno parlato apertamente del Rally come di «pericolo per tutti, rischio alto di incidenti, inquinamento acustico e ambientale», con molti cittadini che si sono lamentati dell'iniziativa, la maggioranza si è schierata contro il divieto di gare motoristiche sul territorio castiglionese.
Antonio Serlenga
«Vorrei parlare del concetto di "trade-off", di bilanciamento. Il Rally c'è solo un giorno e mezzo all'anno. L'Arpa, lo scorso anno quando c'è stato il Rally, ha detto che in quei giorni c'è stato un inquinamento ambientale minore rispetto a tanti altri. Questa gara ha un importante aspetto di aggregazione sociale alle spalle. La mobilità dei cittadini è stata garantita», ha illustrato il consigliere Stradella.
Della stessa opinione anche il sindaco Lovera: «Ogni evento ha un impatto ambientale, anche le gare ciclistiche, che prevedono il passaggio di centinaia di mezzi a motore tra staff delle squadre e riprese televisive. Non in tutti i due giorni del Rally la gara è sul nostro territorio. Al pari di altre manifestazioni, come le feste, è prevista una deroga sullo sforamento del limite di decibel per le gare motoristiche».
La questione rimane quindi aperta, con Noi per Castiglione che ha comunque invitato la maggioranza a limitare il più possibile l'impatto ambientale. «Un annuale Rally automobilistico chiude da nove anni in queste date le principali vie d'accesso, rendendo inoltre impraticabili per motivi di sicurezza molti sentieri storici frequentati nei fine settimana da numerosi escursionisti, ciclisti e pellegrini (percorsi individuati dagli Enti Parco Regionali sui confini di riserve naturali protette)», aveva dichiarato un'azienda agricola e agriturismo della zona.
Tradizione vs. ambiente. Economia vs. tranquillità. Uomo vs. natura. Anche il prossimo anno la manifestazione motoristica si farà, provocando disagi ad alcuni cittadini, ma attirandone tanti altri per una gara che si svolge da circa 60 anni.
Loris Giovanni Lovera
La questione, che sorge annualmente, è stata sollevata nel 2025 a fine giugno, a ridosso della gara. I residenti della collina avevano affisso manifesti sulle strade "No Rally", "Basta Rally" e con messaggi simili. Segno di una sensibilità diversa verso l'inquinamento per l'uomo e per la natura rispetto al passato. Era stata anche avviata una raccolta firme per dire basta a questa manifestazione sportiva sgradita a diversi cittadini. Tuttavia, la scelta politica della maggioranza che siede al civico 12 di strada San Cottolengo è stata diversa: sì al Rally in nome dell'economia, dell'aggregazione sociale e di un "bilanciamento" ambientale tra meno di due giorni all'anno di "caos" contro gli altri 363.
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