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16 Luglio 2025 - 10:47
Due fratellini inseparabili cercano casa: uno è cieco, l’altro gli fa da guida (foto archivio)
In un’epoca in cui i legami affettivi autentici sembrano sempre più rari, la storia di due cuccioli di gatto, oggi in cerca di una casa a Cagliari, rappresenta una lezione di solidarietà, amore e fratellanza. Uno dei due è cieco, ma non è mai stato davvero solo: a guidarlo e a proteggerlo c’è il fratellino, un micio che gli sta sempre accanto, lo accompagna ovunque e compensa con il cuore ciò che gli occhi non possono vedere.
Trovati insieme, abbandonati o forse nati da una cucciolata lasciata al proprio destino, i due gattini sono rimasti uniti da allora. La loro storia ha iniziato a circolare grazie a un appello lanciato da un’associazione animalista locale, che da tempo si occupa di dare una possibilità agli animali più fragili, quelli che più difficilmente trovano adozione.
In questo caso, però, la richiesta non è come le altre: l’adozione deve essere doppia, perché separarli sarebbe un atto crudele. "Non solo si fanno forza a vicenda", spiegano i volontari, "ma il micetto vedente è letteralmente il punto di riferimento per il fratellino cieco. Dormono insieme, mangiano insieme, si cercano costantemente. Sono due anime che si tengono per mano nel buio".
Da giorni l’associazione riceve messaggi di sostegno, commenti commossi e condivisioni dell’annuncio. Ma per ora nessuna famiglia si è fatta avanti in modo concreto. L’estate, con le sue partenze e l’abbandono puntuale di animali, rende le adozioni ancora più difficili. Ecco perché i volontari lanciano un appello accorato: "Non lasciateli in gabbia. Questi due mici hanno già conosciuto la solitudine e il pericolo. Ora meritano un futuro sereno, insieme".
Il gatto cieco si muove con cautela, fidandosi dell’odore e delle vibrazioni. Ma soprattutto si fida del fratellino, che a sua volta sembra aver assunto spontaneamente il ruolo di guida: quando l’altro si ferma, lui lo spinge delicatamente; se c’è un ostacolo, lo aggira con lui; quando uno dei due ha paura, l’altro lo rassicura. Sono comportamenti che i volontari descrivono con un misto di stupore e tenerezza: "Una complicità così l’abbiamo vista poche volte".
La loro vicenda, oltre a essere un racconto che scalda il cuore, apre una riflessione più ampia. Spesso gli animali con disabilità vengono considerati "difficili", inadatti alla vita in casa. Ma chi ha adottato un gatto cieco, sordo o con problemi di deambulazione racconta invece un’esperienza intensa, fatta di fiducia, amore e gratitudine. Non è l’animale ad avere bisogno di pietà, ma l’essere umano a dover imparare cosa significhi davvero accudire e amare senza condizioni.
Nel caso di questi due gattini, l’adozione rappresenterebbe anche un simbolo: un gesto di apertura, di cura e di rispetto per una relazione che si è formata spontaneamente, fuori dagli schemi, e che chiede solo di essere accolta. La casa giusta potrebbe essere ovunque: in città o in campagna, in famiglia o in coppia, purché pronta ad accettare non uno, ma due piccoli ospiti che si vogliono bene.
Chi volesse offrire loro un futuro può contattare direttamente l’associazione, che ha già provveduto a sverminazione, vaccinazioni e microchip. I mici sono in perfetta salute, giocherelloni, affettuosi, e attendono solo una porta che si apra.
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