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10 Luglio 2025 - 10:57
Casa Chantal: a Mathi scoppia lo scontro tra Giunta e opposizione sul centro migranti (immagine di repertorio)
Il futuro di Casa Chantal infiamma la politica locale a Mathi, dove la battaglia tra amministrazione comunale e opposizione è ormai aperta su ogni fronte. Al centro del caso, la possibile riconversione dell’ex casa di riposo – oggi di proprietà della società Sanitalia – in una struttura per l’accoglienza di migranti. Una prospettiva che ha spinto la Giunta guidata dal sindaco Vittorio Rocchietti a presentare ricorso al TAR, con l’obiettivo di far valere l’obbligo di mantenere la destinazione originaria dell’edificio come presidio socio-assistenziale per anziani.
Nel frattempo, la sera di giovedì 10 luglio alle 20.45 nel parco del Comune si terrà un’assemblea pubblica organizzata dal gruppo di minoranza "Nuove Idee in Comune", insieme ad altri esponenti politici e al comitato "Casa Chantal RSA". Un appuntamento che promette tensioni e polemiche, anche perché il sindaco e la maggioranza non saranno presenti, rifiutando l’invito per motivi politici ben precisi.
Vittorio Rocchietti
Lo scontro si è acuito dopo il duro botta e risposta seguito a un incontro tra maggioranza e minoranza avvenuto a fine giugno. In quell’occasione, secondo l’amministrazione, si era aperto uno spiraglio di collaborazione per definire una posizione unitaria da comunicare alla Prefettura. Ma pochi giorni dopo, i consiglieri di opposizione hanno pubblicato un documento molto critico sui social, accusando il Comune di scarsa trasparenza e ambiguità nella comunicazione istituzionale. Da lì, è saltato tutto. Il Comune ha risposto accusando la minoranza di voler strumentalizzare politicamente la vicenda, cercando di "confondere le idee" in nome di un’opposizione fine a se stessa.
La Giunta, nel ricostruire l’origine del problema, punta il dito anche contro le scelte dell’ex amministrazione, sottolineando come due degli attuali consiglieri di minoranza sedessero già in Consiglio comunale all’epoca della vendita dell’immobile, avvenuta nel 2022, quando Casa Chantal passò dalla parrocchia a Sanitalia. Secondo la maggioranza, fu proprio allora che si perse ogni possibilità concreta di blindare l’uso a favore degli anziani.
Viene inoltre contestata la convenzione del 2019 firmata dalla precedente giunta, indicata nei documenti di Sanitalia come elemento utile a scardinare le convenzioni storiche del 1998 e 2002, che imponevano la destinazione esclusiva per la terza età. Una firma, secondo l’attuale Giunta, che avrebbe aperto la strada giuridica per l’ipotesi centro migranti.
Non meno contestata è la presenza della scuola per adulti CPIA a Mathi, attivata nel 2023 sempre su decisione dell’ex giunta. Una struttura che oggi ospita anche corsi di alfabetizzazione per stranieri e che, secondo l’amministrazione attuale, sarebbe stata segnalata durante i sopralluoghi richiesti dalla Prefettura come indicatore di contesto favorevole all’accoglienza.
Intanto, i toni si fanno sempre più accesi: il Comune annuncia querele per alcuni post social ritenuti diffamatori e lancia una sfida a chiunque sostenga illeciti nella gestione del caso. Il ricorso al Tar è stato depositato il 4 luglio e punta a ottenere una pronuncia che vincoli Sanitalia a mantenere la destinazione originaria della struttura. L’assemblea pubblica, invece, promette di essere una nuova miccia.
A Mathi, insomma, la battaglia su Casa Chantal è diventata il simbolo di una guerra politica più ampia. Con la Giunta che vuole bloccare la trasformazione per via legale, e la minoranza che accusa il sindaco di mancare di trasparenza e dialogo. E sullo sfondo, un intero paese che guarda con crescente inquietudine al futuro di un edificio che – da centro per anziani – rischia di diventare il campo di battaglia più esplosivo dell’estate canavesana.
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