AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
08 Luglio 2025 - 17:54
Il Piemonte rinvia lo stop ai Diesel Euro 5. FdI esulta, ma la questione rimane complessa. Inquinamento (foto archivio)
Fratelli d’Italia canta vittoria sul rinvio del blocco dei veicoli diesel Euro 5 in Piemonte. In una nota congiunta, i vertici regionali del partito – Carlo Riva Vercellotti, capogruppo, Roberto Ravello, vicecapogruppo, e Daniela Cameroni, vicepresidente della Commissione Ambiente – celebrano la decisione come una “scelta di buonsenso” contro quella che definiscono “la deriva divietista del Green Deal europeo”.
"Il rinvio del blocco Euro 5 è una decisione che offre respiro reale a famiglie, imprese, artigiani e lavoratori. La transizione in atto, complessa e onerosa, non può essere fatta sulla loro pelle. L’ideologia è sempre nemica della crescita", scrivono i tre esponenti meloniani, tracciando una netta linea di demarcazione tra politiche ambientali punitive e il loro approccio che mira a coniugare sviluppo economico e sostenibilità.
Secondo Fratelli d’Italia, il rinvio ha “impatti diretti ed esiziali” sull’economia reale, liberando le imprese – e soprattutto le fasce più deboli – da un “peso normativo gravoso” che avrebbe rischiato di soffocare il tessuto produttivo locale.
Il rinvio del blocco, aggiungono, rappresenta “un passo avanti fondamentale” per un approccio “responsabile, intelligente e concreto” alla mobilità, rimettendo al centro delle decisioni le specificità territoriali e l’autonomia gestionale regionale.
"Non rinneghiamo la transizione ma la rendiamo sostenibile – affermano – per noi la tutela ambientale non fa necessariamente rima con desertificazione produttiva o impoverimento sociale".
Nel messaggio di Fratelli d’Italia, il blocco dei diesel Euro 5 viene quindi bollato come strumento ideologico più che misura utile, e il rinvio si trasforma in un cavallo di battaglia politico in difesa del sistema economico piemontese.
Carlo Riva Vercellotti
Il dibattito sul blocco dei veicoli diesel Euro 5 si inserisce in un contesto complesso, dove le esigenze ambientali si confrontano con le realtà economiche e sociali. Da un lato, l'Unione Europea ha avviato procedure d'infrazione contro l'Italia per il superamento dei limiti di inquinamento atmosferico, in particolare per il biossido di azoto (NO₂) e il particolato fine (PM10), sostanze nocive per la salute umana.
Dall'altro, il blocco dei diesel Euro 5, previsto inizialmente per il 1° ottobre 2025 e ora rinviato al 1° ottobre 2026, coinvolge circa 7 milioni di veicoli in Italia, con un impatto significativo su famiglie, lavoratori e piccole imprese.
Le restrizioni, che si applicheranno prioritariamente nei comuni con oltre 100.000 abitanti, mirano a ridurre le emissioni inquinanti nelle aree più densamente popolate e trafficate. Tuttavia, le sanzioni previste per chi viola il divieto, che vanno da 168 a 679 euro, con la possibilità di sospensione della patente in caso di recidiva, sollevano preoccupazioni tra i cittadini.
Inoltre, il valore residuo dei veicoli diesel Euro 5 potrebbe diminuire, penalizzando economicamente i proprietari.
Per mitigare gli effetti del blocco, alcune regioni, come la Lombardia, hanno introdotto il sistema Move-In, che consente ai veicoli più inquinanti di circolare entro un certo limite chilometrico annuale, monitorato tramite una scatola nera installata sul veicolo.
La questione del blocco dei diesel Euro 5 rappresenta quindi un delicato equilibrio tra la necessità di tutelare la salute pubblica e l'ambiente e quella di garantire la sostenibilità economica e sociale per milioni di cittadini.
Inquinamento e classificazione Euro 1-5
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.