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07 Luglio 2025 - 16:51
Tragedia a Torino: il sindaco Lo Russo incontra gli sfollati di via Nizza
Torino non dimentica, ma adesso pretende risposte. Dopo l’esplosione che ha devastato la palazzina di via Nizza, provocando morti, feriti e decine di sfollati, il sindaco Stefano Lo Russo si è recato nella scuola che accoglie alcune famiglie evacuate per incontrarle di persona e ribadire la presenza delle istituzioni. Parole dure e cariche di tensione: «Una tragedia inaccettabile, resa ancora più grave da quello che sta emergendo dalle indagini», ha dichiarato.
Dietro la vicinanza formale, infatti, si avverte un’insofferenza crescente: il sospetto che l’esplosione non sia stata un incidente fortuito, ma il frutto di negligenze o responsabilità precise, ha lasciato un segno profondo nell’opinione pubblica. Il sindaco, senza mai nominare direttamente chi o cosa sia nel mirino, lascia intendere che la verità dovrà venire a galla al più presto.
«Auspico che ci sia quanto prima una certezza sui tempi di rientro. Per quello che è di nostra competenza noi ci siamo», ha aggiunto Lo Russo, rivendicando il ruolo attivo dell’amministrazione nei giorni immediatamente successivi allo scoppio: sistemazioni d’emergenza in alberghi, accoglienza nella scuola, attivazione della Protezione Civile e dei servizi sociali.
Stefano Lo Russo
L’obiettivo ora è doppio: garantire una nuova normalità ai nuclei familiari sfollati e accompagnarli anche sul piano psicologico, con un lavoro caso per caso. «Le esigenze sono diverse da famiglia a famiglia. Alcune hanno bisogno di aiuti pratici, altre di sostegno emotivo. Le stiamo esaminando singolarmente», ha sottolineato il primo cittadino.
Intanto, dal fronte tecnico, arrivano aggiornamenti sulle tempistiche per il rientro negli alloggi. Il responsabile della Protezione civile comunale ha spiegato che i piani dal primo al terzo di alcuni stabili (in particolare il civico 6) sono già parzialmente accessibili, anche se ancora privi di gas. Al civico 10, si prevede un rientro entro la prossima settimana, sempre per i primi tre piani. Più lunghi, invece, i tempi per quarto e quinto piano, dove si sta ancora lavorando alla messa in sicurezza strutturale. Quanto al civico 8, i piani inferiori (primo e secondo) potrebbero essere riconsegnati nei prossimi giorni.
Resta, però, l’ombra pesante della responsabilità. E la percezione che si tratti di una tragedia che poteva essere evitata, di quelle che non fanno rumore solo quando esplodono, ma soprattutto quando si scopre che qualcuno poteva impedirle e non lo ha fatto.
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