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Rifiuti, Gassino volta pagina: la tariffazione puntuale è realtà

Previsti incontri informativi e campagne di sensibilizzazione per accompagnare la transizione verso un sistema più equo e responsabile

Rifiuti, Gassino volta pagina

Rifiuti, Gassino volta pagina: la tariffazione puntuale è realtà (foto di repertorio)

Una gestione più efficiente, sostenibile e responsabile dei rifiuti urbani: è questo l’obiettivo della tariffazione puntuale, sistema che il Comune di Gassino Torinese attiverà in via sperimentale a partire dal prossimo anno. Il nuovo metodo lega l’importo della TARI – la tassa sui rifiuti – alla quantità effettiva di rifiuto indifferenziato prodotto da ciascuna utenza, spingendo cittadini e famiglie a una raccolta più attenta e consapevole.

A darne conferma è l’assessore Vito Santoliquido, che ha annunciato l’avvenuta sottoscrizione del protocollo con il Consorzio di Bacino 16 (CB16) per l’avvio del progetto, condiviso anche dai Comuni di Castiglione Torinese, San Raffaele Cimena, Cinzano e da altri centri del territorio dell’Area Vasta.
"Abbiamo sottoscritto il protocollo con CB16 per avviare la tariffazione puntuale in forma sperimentale, in collaborazione con altri Comuni del bacino. L’avvio è previsto per il prossimo anno e comprenderà una fase preliminare di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza", ha spiegato Santoliquido.

Il sistema, già adottato con successo in altri territori, punta a migliorare le performance ambientali e a ridurre i costi della raccolta, premiando i comportamenti virtuosi. "Se applicata correttamente, la tariffazione puntuale migliorerà i risultati ambientali. Attualmente la differenziata a Gassino si attesta al 65%, ma possiamo raggiungere livelli più alti, come dimostrano i dati del consorzio del Chierese che tocca l’85%", ha sottolineato l’assessore.

Oltre all’aspetto ecologico, il progetto ha anche un forte impatto economico: una raccolta più selettiva consente di ridurre i passaggi per l’indifferenziato e quindi i costi complessivi, contribuendo a contenere l’aumento della TARI, che oggi rappresenta una voce di spesa significativa per molti cittadini. "Una raccolta differenziata ben fatta permette di diminuire i ritiri del secco, con una conseguente riduzione dei costi operativi. Questo modello ci aiuterà a limitare i rincari della TARI, offrendo al tempo stesso vantaggi ambientali ed economici".

Gassino ha già avviato incontri tecnici con Seta e il Consorzio di Bacino per pianificare l’avvio della sperimentazione, che sarà preceduta da una campagna di informazione e sensibilizzazione. La transizione sarà graduale, ma richiederà il coinvolgimento diretto dei cittadini. "Sono già stati avviati i primi tavoli con Seta e il Consorzio di Bacino, e altri ne seguiranno per definire le modalità operative della fase sperimentale. Sarà poi avviata una campagna informativa per accompagnare la cittadinanza in questo importante cambiamento", ha precisato Santoliquido.

Con questa scelta, Gassino si allinea alle esperienze più virtuose a livello regionale e nazionale, facendo un passo concreto verso un modello più equo e sostenibile nella gestione dei rifiuti urbani.

L'assessore gassinese Vito Santoliquido

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