Cerca

Attualità

 Federico Sandrone guida i giovani industriali torinesi: visione green e talento al centro del futuro

Il nuovo presidente dell’Unione Industriali Torino lancia un appello: “Investiamo nelle nuove generazioni”

Federico Sandrone

 Federico Sandrone guida i giovani industriali torinesi: visione green e talento al centro del futuro

Cambio al vertice per i Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali Torino: Federico Sandrone, 37 anni, amministratore delegato e cofondatore della torinese Coesa, è il nuovo presidente del gruppo. Succede a Barbara Graffino, che ha guidato il gruppo dal 2023. L’annuncio è stato dato durante l’assemblea pubblica svoltasi il 3 luglio nella sede di via Fanti, occasione in cui si è affrontato un tema cruciale per lo sviluppo locale: la capacità del sistema produttivo torinese di attrarre e trattenere talenti.

L’appuntamento, intitolato “Next level growth: imprese, innovazione e sviluppo”, ha visto la partecipazione del giuslavorista Maurizio Del Conte, della startupper Kurapati Shalini (Clearbox AI) e dell’imprenditore Marco Boglione (BasicNet), chiamati a confrontarsi sul futuro del lavoro e delle competenze in un contesto in continua trasformazione.

Nel suo primo discorso da presidente, Sandrone ha subito messo in chiaro le sue priorità: “Le nostre aziende hanno bisogno di essere visionarie, di immaginare il futuro e di avere l’ambizione di esserne protagoniste”, ha dichiarato. Ma questo, ha precisato, richiede investimenti seri sulle nuove generazioni: “Solo così potremo affrontare le sfide dell’innovazione, della transizione energetica e della competitività”.

La sua elezione rappresenta una svolta significativa per l’organizzazione dei giovani industriali torinesi. Con una laurea in Ingegneria Energetica e Nucleare al Politecnico di Torino e un master alla Bocconi School of Management, Sandrone ha costruito la sua carriera intorno al tema della sostenibilità energetica, fondando nel 2012 Coesa insieme al socio Dario Costanzo. Oggi, l’azienda è un punto di riferimento nel supporto a imprese e pubbliche amministrazioni per la riqualificazione degli impianti e l’adozione di tecnologie a basso consumo. All’interno dell’Unione Industriali, Sandrone ha ricoperto negli anni numerosi incarichi, fino a diventare coordinatore della filiera Energy and Sustainable Mobility, contribuendo al dialogo tra imprese e istituzioni su modelli energetici sostenibili.

La sua nomina arriva in un momento in cui le imprese italiane – e torinesi in particolare – si trovano a dover affrontare un duplice problema: da un lato, la carenza di manodopera qualificata, dall’altro la difficoltà nel trattenere giovani talenti sul territorio. “Il compito di rappresentare i giovani industriali torinesi mi onora molto – ha detto – ma mi consegna anche una grande responsabilità: quella di restituire alle nuove generazioni ciò che l’associazione ha dato a me”.

Nel corso dell’assemblea, Sandrone ha presentato anche la squadra del nuovo consiglio direttivo, che lo accompagnerà nel mandato. I vicepresidenti saranno Chantal Gallina, Roberto Gariano, Francesco Masera e Manuel Odasso. A completare il gruppo, i consiglieri Matilde Botto, Matteo Colombino, Filippo Comba, Giulio Destefanis, Gustavo Giovale, Giorgio Morelli, Lucia Morizio, Luca Proietti, Renato Rolle e Cristina Romero.

Il messaggio lanciato dal nuovo presidente è chiaro: l’industria torinese non può permettersi di perdere tempo, e deve impegnarsi attivamente a creare un ecosistema attrattivo, dinamico e aperto ai giovani. “Voglio coinvolgere molti ragazzi che stanno avviando la propria esperienza imprenditoriale, proprio come fu per me dodici anni fa”, ha concluso.

Con un profilo fortemente orientato all’innovazione e alla transizione ecologica, Sandrone incarna un cambio di passo per il gruppo: meno retorica e più azione, meno difesa del passato e più costruzione di modelli nuovi, capaci di rispondere ai mutamenti globali con strategie concrete e collaborative. In questa visione, la centralità del capitale umano e delle competenze si unisce a un richiamo forte all’etica dell’impresa come motore di crescita per l’intero territorio.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori