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Nasce alla ASL TO5 il nuovo Percorso integrato per la malattia renale cronica

ASL TO5 lancia un innovativo percorso multidisciplinare per la gestione della malattia renale cronica: diagnosi precoce, collaborazione interprofessionale e approccio centrato sul paziente per ridurre complicanze e deospedalizzare le cure

Nasce alla ASL TO5

Nasce alla ASL TO5 il nuovo Percorso integrato per la malattia renale cronica

Unire le competenze per intervenire prima, curare meglio e evitare conseguenze più gravi: è questa la direzione intrapresa dalla ASL TO5, che ha appena attivato un Percorso sanitario diagnostico, terapeutico e assistenziale dedicato alla malattia renale cronica. Un progetto articolato, nato con l’obiettivo di migliorare l’accesso alle cure nefrologiche e ridurre le complicanze legate a una patologia silenziosa ma progressiva, che interessa milioni di persone in Italia e che troppo spesso viene diagnosticata solo quando è ormai tardi.

Il nuovo Percorso, come sottolineato in una nota ufficiale dell’Azienda sanitaria torinese, rappresenta un tassello strategico nella presa in carico della cronicità, ed è stato pensato per mettere a sistema competenze diverse, strumenti organizzativi e linee guida cliniche. A spiegarne il senso è Gianluca Leonardi, direttore della Struttura complessa di Nefrologia e Dialisi della ASL TO5: "Con questo Percorso intendiamo garantire una presa in carico tempestiva ed efficace dei pazienti, riducendo le complicanze e rallentando la progressione della malattia renale per evitare di dover ricorrere a dialisi e/o trapianto".

Leonardi ha inoltre evidenziato l’intenzione di migliorare l’appropriatezza delle visite nefrologiche e di creare una rete di collaborazione solida e continua con i medici di medicina generale, che rappresentano il primo contatto tra il paziente e il sistema sanitario. Una rete che oggi diventa ancora più cruciale, alla luce dell’aumento dei casi di malattia renale cronica legati a invecchiamento della popolazione, diabete, ipertensione e stili di vita poco salutari.

Il nuovo percorso sanitario nasce nel quadro delle azioni regionali per la presa in carico delle cronicità, promosse dalla Regione Piemonte, e si concretizza in un documento operativo che adatta e applica le linee guida nazionali e internazionali al contesto territoriale dell’ASL TO5. Ma ciò che rende questo progetto particolarmente innovativo è la sua impostazione multiprofessionale: non si tratta soltanto di una questione clinica, ma di un approccio integrato e personalizzato, costruito intorno alla persona.

All’interno dell’ASL TO5 è stato infatti istituito un gruppo di lavoro multidisciplinare, composto da medici specialisti in nefrologia, medici di medicina generale, infermieri ospedalieri e territoriali, farmacisti, assistenti sociali, psicologi e dietisti. Un’equipe allargata, con competenze trasversali, in grado di affrontare ogni aspetto della malattia renale: dalla diagnosi precoce al monitoraggio clinico, dalla gestione terapeutica all’educazione alimentare, fino al sostegno psicologico e sociale.

Il percorso ha preso il via con un’analisi dettagliata dell’organizzazione esistente, individuando le criticità e le potenzialità già presenti sul territorio. Da questa base si è sviluppato un lavoro articolato in tre sottogruppi tematici, ognuno incaricato di elaborare una sezione specifica del documento finale: dalla definizione del percorso clinico alla strutturazione degli interventi infermieristici, fino all’integrazione con i servizi territoriali e i supporti psico-sociali.

Il risultato è un documento condiviso, approvato con deliberazione ufficiale del Direttore Generale, che ora costituisce la base operativa per la gestione strutturata e integrata della malattia renale cronica sul territorio della ASL TO5. Un modello che, se funzionerà, potrà essere replicato anche in altre realtà sanitarie regionali, contribuendo a una sanità più vicina al cittadino, più proattiva e meno ospedalocentrica.

L’importanza di un progetto come questo risiede anche nei numeri. Secondo i dati più recenti della Società Italiana di Nefrologia, la malattia renale cronica colpisce circa il 10% della popolazione adulta, e rappresenta una delle principali cause di disabilità e mortalità nel mondo. Spesso però non dà sintomi evidenti nelle fasi iniziali, e viene intercettata solo quando ormai la funzionalità renale è già compromessa. In questi casi, l’unica soluzione è la dialisi o, nei casi più fortunati, il trapianto.

Ecco perché anticipare la diagnosi, migliorare il coordinamento tra professionisti, educare il paziente a gestire la propria patologia e intervenire tempestivamente con terapie adeguate può fare la differenza non solo in termini di salute, ma anche in termini di risparmio di risorse per il sistema sanitario. Un paziente seguito in modo corretto sin dalle fasi iniziali avrà infatti meno complicanze, meno ospedalizzazioni e minore necessità di terapie invasive.

L’approccio promosso dalla ASL TO5 punta proprio a questo: rendere la sanità un sistema vivo, reattivo e centrato sulla persona, capace di prevenire, accompagnare e curare, non solo di intervenire quando è troppo tardi. Un passo avanti concreto verso una medicina di territorio più efficace, capillare e umana, che tenga insieme efficienza clinica e attenzione al vissuto del paziente.

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