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25 Giugno 2025 - 10:52
frutta, verdura e cereali integrali si protegge l’organismo
Il vero farmaco per il cuore non si trova in farmacia, ma nella lista della spesa. A dirlo non è uno slogan salutista, ma una delle istituzioni scientifiche più autorevoli al mondo: l’Università di Harvard. Il nuovo studio presentato al congresso “Nutrition 2025” dell’American Society for Nutrition lo afferma con chiarezza: una dieta ricca di alimenti vegetali integrali può ridurre il rischio di infarto del 15%.
La ricerca, guidata dal dottor Zhiyuan Wu, ha seguito quasi 200.000 persone per oltre trent’anni. I dati parlano chiaro: non importa se la dieta è povera di grassi o di carboidrati, conta la qualità degli alimenti. Chi privilegia cibi integrali e poco lavorati ha un rischio cardiovascolare decisamente più basso rispetto a chi consuma prodotti industriali e zuccherati.
Il cuore risponde bene a ciò che è semplice e naturale: cereali integrali, frutta fresca, verdura, legumi e noci. Questi alimenti migliorano il profilo lipidico, stabilizzano la glicemia, riducono l’infiammazione e mantengono elastici i vasi sanguigni. Il grasso delle mandorle non equivale a quello delle merendine. Il carboidrato dell’avena lavora in modo opposto rispetto a quello dei biscotti confezionati.
La provenienza dei nutrienti fa la differenza.A peggiorare il quadro sono invece i cibi ultraprocessati, ricchi di zuccheri nascosti, sale e grassi saturi, che aumentano il rischio anche in assenza di sintomi evidenti. Lo studio ha dimostrato che una dieta apparentemente “light” ma povera di qualità può essere ugualmente dannosa. La protezione non dipende dalla moda alimentare, ma dalla concretezza delle scelte quotidiane.
Un messaggio che si intreccia con un altro consiglio sempre più diffuso tra i nutrizionisti, soprattutto d’estate: quello di affiancare alla dieta cardioprotettiva un’alimentazione depurativa, utile a sostenere anche fegato, reni e intestino, messi sotto stress dalle alte temperature. Con l’arrivo delle giornate torride, il corpo chiede leggerezza e sollievo. È in questo contesto che torna utile una dieta detox, pensata per alleggerire l’organismo da scorie e tossine e migliorare le funzioni degli organi emuntori. Non è solo una questione estetica, ma anche una strategia di prevenzione globale, che aiuta a ridurre gonfiore, migliorare la digestione e limitare l’accumulo di grasso addominale.
I benefici sono molteplici: metabolismo più attivo, più energia, pelle più luminosa, sistema immunitario rinforzato. Tutto grazie a un’alimentazione ricca di vitamine, fibre e minerali.
Il segreto è puntare su alimenti antiossidanti e antinfiammatori, capaci di drenare liquidi e purificare l’apparato digerente. Tra i protagonisti ci sono le verdure depurative – carciofi, cicoria, spinaci, finocchi, cavoli, sedano – e la frutta fresca come melograni, ananas, mirtilli, limoni e pompelmi. Bene anche i legumi, la frutta secca, il pesce bianco, i semi oleosi e l’immancabile olio extravergine d’oliva. Spezie come zenzero, curcuma, aglio e coriandolo potenziano l’effetto detox. Fondamentale l’idratazione: almeno due litri d’acqua al giorno, da accompagnare con tè verde e tisane fredde a base di betulla, tarassaco, finocchio o equiseto.
Da evitare, invece, i soliti noti: carni rosse, cibi salati, zuccheri, alcolici, fritture, burro e bevande gassate. Non per rigidità, ma per coerenza con un corpo che chiede di essere ascoltato.
La prevenzione cardiovascolare, dunque, non è un capitolo isolato. È parte di un equilibrio più ampio, che passa per la spesa, la cucina e le scelte ripetute ogni giorno. Scegliere cibo vero, di stagione, poco trattato, vuol dire volersi bene a lungo termine.
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