AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
03 Luglio 2025 - 11:41
Invasione domenicale alle pozze di Varisella: caos, feriti e emergenza parcheggi
Ogni domenica è la stessa storia. Le pozze di Varisella, paradiso nascosto del Canavese, si trasformano in un angolo di caos urbano, dove centinaia di persone si riversano per cercare refrigerio tra boschi, torrenti e pietraie. L’ultima domenica di giugno, il 29, ha segnato un nuovo picco di disordine, con tanto di ferito e intervento del 118. A rimetterci è stato un giovane, caduto in un roveto mentre si avvicinava distrattamente all’acqua: per lui solo ferite lievi, ma è servito l’intervento dei vigili del fuoco e dell’ambulanza.
L’episodio, avvenuto nel cuore della mattinata, ha segnato l’inizio di una giornata surreale, che ha messo in ginocchio l’intera area tra il santuario della Madonna della Neve e la frazione di Moncolombone, servita da una strada lunga poco più di due chilometri, già di per sé problematica: stretta, a tratti a senso unico alternato, con pochissime piazzole per le manovre. In condizioni normali, quella viabilità riesce a malapena a sostenere la vita quotidiana della trentina di residenti stabili o stagionali. Ma nelle giornate di punta la situazione esplode.
Complice un video diffuso su Instagram nei giorni precedenti – realizzato in settimana, quando il luogo è tranquillo – la domenica ha registrato un'affluenza fuori controllo. I parcheggi regolari si contano sulle dita di una mano e sono stati immediatamente saturati. Il resto delle auto ha occupato ogni spazio disponibile: scarpate, incroci, marciapiedi, curve, perfino gli accessi privati. Molte erano in sosta vietata, ma chi veniva multato, spiegano i carabinieri, lasciava il posto a nuove vetture in arrivo. Un ciclo senza fine.
I carabinieri di Fiano sono intervenuti più volte, al mattino e a pranzo, mentre quelli di Lanzo hanno fatto una nuova ricognizione la sera. Nonostante le contravvenzioni e gli ordini di sgombero, le auto continuavano ad arrivare. Nel primo pomeriggio, un’altra chiamata ai vigili del fuoco ha fatto temere un nuovo incidente. Fortunatamente era un falso allarme. Ma l’autobotte, bloccata davanti alla cappella della Madonna da veicoli in sosta selvaggia, non sarebbe comunque riuscita a passare. Un segnale grave, che ha reso evidente la fragilità del sistema di accesso alla zona.
La sindaca di Varisella, Mariarosa Colombatto, ha confermato che la situazione è ormai al limite. Ha spiegato di essersi recata personalmente sul posto sia al mattino sia la sera, quando ha contribuito con alcuni cittadini alla rimozione di rifiuti e ingombri. Il giorno dopo, ha chiesto l’intervento della Città Metropolitana, ottenendo la disponibilità di due guardie volontarie per alcune ore: una misura giudicata del tutto insufficiente.
Colombatto ha poi fatto sapere di voler rivalutare le problematiche con i carabinieri di Fiano, considerando che le forze dell’ordine locali devono far fronte a molteplici impegni. Ha osservato come il Comune non disponga neppure di un vigile urbano e che non sia possibile contare stabilmente sull’aiuto delle associazioni. Le ordinanze, ha aggiunto, hanno senso solo se è possibile garantirne il rispetto. E se mancano i fondi o il personale, anche la miglior normativa resta inapplicata.
Il cuore del problema è tutto lì: nessun controllo continuo, nessuna infrastruttura per accogliere il flusso turistico, nessuna sostenibilità logistica. Non si può contingentare il transito se non c’è parcheggio, né far pagare un accesso se non si offrono servizi. E soprattutto, ha sottolineato la sindaca, si assiste con crescente frustrazione alla mancanza di senso civico di chi invade l’area, lasciando dietro di sé spazzatura, bottiglie, cartoni e resti di picnic. Una vera e propria offesa alla natura, alla comunità locale e a chi, volontariamente, cerca di rimediare ogni lunedì a quel che resta.
Nonostante tutto, la prima cittadina ha ribadito la volontà di prevenire il fenomeno, chiedendo interventi da livelli istituzionali più alti. L’obiettivo è non solo ridurre i problemi di sicurezza, ma preservare l’identità del paese, evitare illusioni nei turisti e impedire che una risorsa naturale si trasformi in un luogo ingestibile e invivibile.
Edicola digitale
I più letti
Ultimi Video
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.