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Poste Italiane assume a Torino: formazione, crescita e futuro

Nuove opportunità per giovani laureati a Torino: Poste Italiane cerca consulenti finanziari per rafforzare la rete commerciale e valorizzare il capitale umano, con candidature aperte fino al 13 luglio

 Poste Italiane assume

Poste Italiane assume a Torino: formazione, crescita e futuro

Poste Italiane apre le porte a nuove figure professionali nel torinese: fino al 13 luglio è possibile candidarsi come consulente finanziario, una posizione strategica per il rilancio della rete commerciale e la valorizzazione del capitale umano dell’azienda. Il bando punta a laureati e laureandi con competenze economico-giuridiche e passione per i mercati.

Il colosso nazionale dei servizi cerca nuove leve in provincia di Torino, puntando su giovani laureati (o in procinto di laurearsi) pronti ad affrontare una sfida formativa e professionale nel campo della consulenza finanziaria. Un'opportunità concreta per chi desidera costruire un percorso solido in un contesto dinamico e in continua evoluzione.

Il reclutamento rientra nel piano di rinnovamento generazionale avviato da Poste Italiane ormai da alcuni anni. Dal 2018 in Piemonte sono già stati assunti oltre 460 consulenti finanziari, con un’età media di 28 anni. Il dato parla da solo: l’azienda sta investendo sui giovani, scommettendo sulla loro capacità di intercettare le esigenze di una clientela sempre più attenta e informata.

I candidati ideali devono avere un forte interesse per il mondo finanziario, assicurativo e degli investimenti. Tra i requisiti preferenziali ci sono il possesso di una laurea in ambito economico o giuridico, e la conoscenza delle normative relative alla distribuzione di prodotti finanziari e assicurativi. Tuttavia, ciò che conta davvero è la motivazione ad apprendere e la disponibilità ad affrontare un percorso strutturato di formazione e crescita professionale, garantito dall’azienda.

L’inserimento avverrà all’interno della rete di consulenza di Poste Italiane, un comparto strategico che negli ultimi anni ha conosciuto una profonda trasformazione, anche alla luce della progressiva digitalizzazione dei servizi. I consulenti, oltre a essere preparati tecnicamente, dovranno possedere anche forti doti relazionali e commerciali, in grado di orientare il cliente verso la soluzione più adatta alle sue esigenze, offrendo un servizio personalizzato.

Secondo i dati forniti da Poste Italiane, dal 2020 a oggi l’età media dei dipendenti è scesa da 51 a 47 anni, segnale di un cambiamento strutturale nella composizione del personale. Questo processo va di pari passo con l’evoluzione del mercato: i clienti sono più esigenti, più digitali, ma anche più bisognosi di interlocutori qualificati che sappiano offrire un rapporto umano e di fiducia, specie quando si tratta di investimenti e risparmi.

Le candidature vanno presentate esclusivamente online, accedendo al portale www.posteitaliane.it, sezione “Carriere”, sotto la voce “Posizioni aperte”. L’annuncio, disponibile fino al 13 luglio, contiene tutte le specifiche tecniche e i dettagli sulle modalità di selezione.

L’iniziativa rientra nella strategia più ampia di rilancio della rete territoriale: Poste, infatti, non è solo un operatore postale, ma una realtà multifunzionale al centro della vita sociale, economica e digitale del Paese. In particolare, nel contesto provinciale torinese, caratterizzato da una forte presenza universitaria e da un tessuto economico variegato, l’offerta di impiego come consulente può rappresentare una leva decisiva per arginare l’emigrazione giovanile verso altre regioni o all’estero.

Il ruolo del consulente si inserisce inoltre in un momento storico in cui le famiglie italiane cercano protezione del risparmio, strumenti di investimento sicuri e una guida esperta per muoversi in un panorama incerto. In questo quadro, la figura del consulente finanziario di Poste si propone come un professionista di prossimità, formato, affidabile e vicino ai bisogni concreti dei cittadini.

Infine, va ricordato che questa iniziativa si inserisce in un percorso più ampio di innovazione aziendale, in cui la digitalizzazione dei servizi si accompagna al rafforzamento del capitale umano. Il risultato è un modello ibrido, che punta tanto sulla tecnologia quanto sul valore delle persone.

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