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01 Luglio 2025 - 14:50
Albero crolla: sfiorata la tragedia a Torino, rami ancora a terra
A Torino, in via Buronzo, a pochi passi da piazza Risorgimento, il pomeriggio del 30 giugno si è trasformato in un incubo evitato per un soffio. Un albero si è spezzato di netto, schiantandosi sull’asfalto e occupando parte della carreggiata. La circoscrizione 4 ha così vissuto momenti di forte apprensione, con il crollo che, per fortuna, non ha provocato feriti né danni ai veicoli parcheggiati nella zona. Ma resta il problema della sicurezza urbana e della mancata manutenzione del verde pubblico.
Secondo quanto riferito dai residenti, tra cui l’Amicoreporter Lucio, l’albero – ormai visibilmente compromesso – non sarebbe mai stato messo in sicurezza nonostante fosse da tempo in condizioni precarie. La struttura del tronco presentava segni di deterioramento e diversi cittadini avevano già segnalato la situazione critica. A far precipitare la situazione potrebbero essere stati il caldo intenso degli ultimi giorni e la prolungata siccità, fattori che indeboliscono le fibre del legno e aumentano il rischio di crolli improvvisi.
L’episodio è accaduto in una zona densamente frequentata, con la presenza di negozi, supermercati, bar e attività artigianali. Solo per un caso fortuito nessun pedone o automobilista è stato colpito al momento della caduta. I vigili del fuoco sono giunti sul posto dopo le chiamate dei residenti, hanno transennato l’area per evitare ulteriori rischi e verificato la stabilità degli alberi vicini. Tuttavia, al momento della redazione di questo articolo, i rami spezzati non risultano ancora rimossi, creando un ostacolo visibile e pericoloso lungo la carreggiata.
Il fatto ha riaperto il dibattito sulla gestione del verde urbano, in particolare nelle aree più popolose di Torino. In circoscrizione 4, che include quartieri come Campidoglio, Parella e San Donato, molti alberi risalgono a diverse decine di anni fa e non ricevono, secondo i residenti, controlli regolari da parte delle autorità competenti. «Ci chiediamo quanto ancora dovremo aspettare prima che un evento simile si trasformi in una tragedia», ha dichiarato un commerciante della zona.
Il problema della manutenzione del verde non riguarda soltanto via Buronzo. In tutta la città sono numerose le situazioni di rischio non ancora affrontate, con rami pendenti, radici affioranti e tronchi inclinati che spesso vengono notati solo quando si verifica il peggio. Il Comune, in diverse occasioni, ha assicurato l’intenzione di avviare piani straordinari di monitoraggio, ma la scarsità di risorse e di personale specializzato rallenta ogni tipo di intervento.
La Circoscrizione 4, una delle più popolose della città, è anche una delle più sensibili a episodi di questo tipo, vista la presenza di strade strette e alberature storiche. Ma episodi analoghi si sono verificati anche in corso Regina Margherita, via Nicola Fabrizi, corso Svizzera, tutti esempi di un problema più ampio: la vulnerabilità degli alberi urbani in contesti ad alta densità.
Intanto i cittadini, come Lucio e altri residenti di via Buronzo, si ritrovano ad alzare la voce, stanchi di vedere lentezze e scaricabarile istituzionali ogni volta che la natura, trascurata, si ribella. «Siamo fortunati, stavolta è andata bene. Ma la prossima?», commentano in strada davanti al tronco ancora adagiato sull’asfalto.
In attesa che i rami vengano finalmente rimossi e che l’area sia messa in sicurezza, la comunità di quartiere resta in allerta. E la domanda resta sospesa tra i marciapiedi: quante segnalazioni devono ancora arrivare prima che qualcuno intervenga davvero?
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