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La scrittrice Debora Bocchiardo presenta “Invisibile” nell’atmosfera rurale de “La Svizzera”

Un incontro tra letteratura e natura: Debora Bocchiardo presenta "Invisibile" in una serata estiva ad Agliè, immersi nella quiete rurale e nel ricordo delle tradizioni

La scrittrice Debora Bocchiardo

La scrittrice Debora Bocchiardo presenta “Invisibile” nell’atmosfera rurale de “La Svizzera”

Una serata d’altri tempi, tra natura, parole e memoria. Il 18 luglio alle ore 21, l’Ospitalità Rurale “La Svizzera” di Cascine Malesina 1, ad Agliè, apre le sue porte per un incontro speciale: la presentazione del nuovo romanzo di Debora Bocchiardo, intitolato “Invisibile”, edito da Edizioni Pedrini. Un evento immerso nella quiete della campagna, tra canti di grilli e profumi d’erba tagliata, pensato per riscoprire il piacere semplice del ritrovarsi insieme sotto il cielo d’estate, proprio come si faceva un tempo nelle corti contadine.

“Invisibile” è il settimo romanzo dell’autrice torinese, già conosciuta per le sue storie fortemente radicate nel vissuto femminile e nella storia sociale del Novecento. Il libro segue la vita di una donna, orfana dal 1919, che affronta l’indifferenza del mondo e una lunga serie di prove esistenziali, fino a trovare nella solitudine una fonte di forza e consapevolezza. La narrazione abbraccia un intero secolo, fino ai giorni nostri, ed è insieme un atto di denuncia e un grido di resistenza: un inno alla vita che non cede, che non arretra, che trasforma ogni dolore in determinazione.

«La vicenda umana al centro del romanzo è frutto di fantasia» spiega Debora Bocchiardo, «ma il contesto sociale in cui si muove la protagonista è stato ricostruito attraverso un’attenta ricerca. È una storia di lotta silenziosa, che parla anche della nostra epoca. Alla base c’è una condanna all’indifferenza e un invito a sfidare la vita, senza mai smettere di lottare per ciò in cui si crede».

La location non è casuale. “La Svizzera”, l’ospitalità rurale che ospita l’incontro, è nata dalla scelta coraggiosa di Simona Appino, che ha lasciato il lavoro dipendente per dare vita a un progetto che unisce agricoltura, accoglienza e semplicità autentica. Tra le colline di Agliè, in un luogo che sa di quiete e radici, ha costruito un modello sostenibile e umano, dove coltivare e ospitare diventano gesti di cultura.

Proprio per questo, “La Svizzera” si sposa perfettamente con i temi del romanzo. Entrambe, la protagonista del libro e la padrona di casa, sono donne che non si arrendono, che scommettono sulla loro libertà e che trasformano le sfide in percorsi di crescita. La serata sarà un’occasione per ascoltare, riflettere e dialogare, ma anche per ritrovare il gusto della lentezza, della parola detta a bassa voce, del libro letto sotto le stelle.

L’iniziativa si inserisce in una stagione ricca di eventi culturali che stanno ridando vita ai borghi e alle campagne del Canavese. Dopo mesi di isolamento e velocità urbana, il bisogno di momenti autentici e profondi si fa sentire sempre di più. L’evento del 18 luglio promette tutto questo: una narrazione intensa, un paesaggio accogliente e il calore della condivisione.

Non è necessario prenotare, ma il consiglio è di arrivare con un po’ di anticipo e, magari, portare con sé una coperta o una sedia pieghevole. Perché ad Agliè, quel giovedì sera, si tornerà a sognare in compagnia delle parole.

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