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30 Giugno 2025 - 12:09
Canavese, il comune chiede oltre 120mila euro per l'installazione di telecamere di videosorveglianza
Più sicurezza, più controllo e più deterrenza. È con questo obiettivo che il Comune di Foglizzo ha approvato il progetto definitivo-esecutivo denominato “Ingressi sicuri a Foglizzo”, un piano pensato per rafforzare il sistema di videosorveglianza sul territorio comunale, attraverso l’installazione di nuove telecamere nei punti chiave del paese.
L’operazione ha un valore complessivo di 123.386,42 euro e rientra nell’ambito dei finanziamenti previsti per i patti per la sicurezza urbana, che possono essere sottoscritti tra prefetti e sindaci in base alla normativa attuale. Una parte dell’importo – 58.386,42 euro – è stata richiesta al Ministero dell’Interno attraverso i canali del finanziamento statale; il resto, 65.000 euro, verrebbe coperto dal Comune attraverso una variazione di bilancio.
L’amministrazione comunale punta così ad accedere ai fondi messi a disposizione dallo Stato per incentivare l’uso di sistemi avanzati di videosorveglianza, in funzione sia preventiva che investigativa. «Il nostro obiettivo – spiegano gli amministratori – è migliorare la percezione della sicurezza tra i cittadini e fornire strumenti utili alle forze dell’ordine per contrastare fenomeni di microcriminalità, disordine urbano e abbandono illecito di rifiuti».
Il progetto prevede la realizzazione di diverse postazioni tecnologiche, alcune dotate di lettura automatica delle targhe con contesto ambientale, altre dedicate esclusivamente alla videosorveglianza in alta definizione, anche in notturna grazie all’uso di sistemi a infrarossi.
I luoghi interessati dall’intervento sono stati individuati in base a criteri di criticità e visibilità strategica. Tra questi figurano via Montalenghe all’angolo con via Principessa Jolanda, il cimitero comunale, l’area dell’acquedotto, l’incrocio tra via Galliano e la SP40, il cavalcavia San Benigno, e ancora via Montanaro, via Chivasso, piazza del mercato e l’area attorno al castello.
Si tratta di punti sensibili del tessuto urbano, molti dei quali collocati agli ingressi principali del centro abitato o nelle vicinanze di spazi pubblici frequentati da famiglie e giovani, come parchi, aree verdi, ma anche luoghi isolati dove l’abbandono di rifiuti o atti vandalici risultano purtroppo frequenti.
L’intenzione dell’amministrazione è anche quella di potenziare il controllo del centro storico, dove si concentrano beni comunali di valore storico e servizi collettivi, aumentando la capacità di monitoraggio anche in ottica di prevenzione ambientale. Il nuovo impianto, se finanziato, sarà integrato con i sistemi di sorveglianza già esistenti, creando così una rete coordinata di monitoraggio in tempo reale.
Il Comune evidenzia anche la funzione di deterrenza visiva delle telecamere: sapere di essere osservati in determinate aree può ridurre la probabilità che vengano commessi reati o atti di inciviltà. Non solo, in caso di episodi sospetti, il sistema permetterebbe di fornire immagini utili alle indagini, migliorando i tempi di risposta delle forze dell’ordine.
Il progetto si inserisce in un contesto più ampio, dove le piccole comunità locali cercano di dotarsi di strumenti adeguati per fronteggiare fenomeni sempre più complessi. In un territorio come quello canavesano, dove l’equilibrio tra ruralità e urbanizzazione rende difficile il presidio costante, la tecnologia può diventare un alleato prezioso per garantire ordine e legalità.
Ora la palla passa al Ministero, che dovrà valutare la richiesta e decidere se accordare il finanziamento. Intanto, l’approvazione da parte della giunta comunale rappresenta un segnale politico preciso: la sicurezza urbana è una priorità concreta, che va affrontata con progetti solidi, investimenti mirati e una visione attenta al territorio.
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