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Lutto

Favria piange Uberti, l’assessore che amava lo sport e gli altri

Addio a Mauro Uberti, il cuore gentile di Favria: un uomo che ha trasformato la sua passione e dedizione in un'eredità di amore e solidarietà, oltre i ruoli formali e le sfide personali

Favria piange Uberti

Favria piange Uberti, l’assessore che amava lo sport e gli altri

Favria ha perso uno dei suoi volti più autentici. Venerdì 27 giugno, la notizia della morte di Mauro Uberti, 66 anni, ha attraversato il paese come un’onda silenziosa ma travolgente, lasciando dietro di sé dolore, ricordi, abbracci e parole sussurrate con rispetto. Era molto più di un ex assessore allo Sport: era una presenza costante, gentile, generosa, un uomo che aveva scelto di fare del bene senza mai chiedere nulla in cambio.

La sua figura ha lasciato un segno indelebile soprattutto nel campo dello sport e del volontariato. Fu assessore nella prima giunta Ferrino, anni in cui il paese ritrovò slancio anche grazie a progetti concreti come il percorso sportivo nel parco Bonaudo, una delle sue intuizioni più riuscite, pensata per favorire il benessere collettivo e rendere lo sport accessibile a tutti.

Ma chi lo ha conosciuto sa che Mauro non si fermava ai ruoli formali. Era un podista appassionato, spesso presente nelle corse campestri del territorio, e soprattutto un volontario infaticabile della Caritas, pronto a intervenire in silenzio, con discrezione, ogni volta che qualcuno aveva bisogno. Non cercava visibilità, ma era sempre lì. E chi si trovava in difficoltà, sapeva che poteva contare su di lui.

Il primo a ricordarlo pubblicamente è stato l’ex sindaco Giorgio Cortese, che sui social ha scritto parole toccanti e piene di gratitudine. «La comunità ha perso un bene prezioso, Mauro era l'espressione della bontà. Ci mancherà il suo sorriso, la sua semplicità, la sua voglia di vivere», ha scritto. E poi un ricordo personale: «Ti ho conosciuto quando vendevi camicie e calze al mercato di Cuorgnè. Poi ti ho ritrovato nella mia esperienza amministrativa: eri l’assessore uscente, ma non ti sei mai tirato indietro, anzi. Hai continuato a esserci. Sempre. Con la tua gentilezza e la tua straordinaria umanità».

Nel messaggio di Cortese c’è tutto: la gratitudine di una comunità, il rispetto per un uomo che ha scelto di servire il suo paese con umiltà e impegno, e il dolore per una perdita che lascia un vuoto difficile da colmare. «Nemmeno la malattia ti ha fermato», ha scritto ancora l’ex sindaco, ricordando la determinazione con cui Mauro ha continuato a dedicarsi agli altri anche nei momenti più duri della sua vita.

Anche l’associazione Favria Giovane lo ha voluto ricordare con un messaggio colmo di affetto: «Un insegnante, un volontario, un amico. Ma soprattutto una persona speciale. Sempre pronta a regalare un sorriso, una parola gentile, una mano concreta quando serviva».

È difficile incasellare Mauro Uberti in una definizione unica. Era tante cose insieme: un marito devoto, un padre affettuoso, un cittadino attivo, un instancabile promotore di iniziative solidali. La sua più grande eredità sarà l’amore che ha donato, scrivono gli amici. E mai parole suonano più vere.

Chi lo ha conosciuto lo ricorda sorridente, pronto all’ascolto, con un’energia silenziosa ma contagiosa, capace di attraversare le stanze senza mai imporsi, ma lasciando ovunque una traccia di umanità profonda.

Mauro lascia la moglie Anna, le figlie Sabrina con Giovanni ed Elisa, le zie Rita e Mariannina, i cognati Vanna e Gianni, cugini, nipoti, pronipoti e una rete di affetti che va oltre la famiglia, fatta di amici, volontari, colleghi e cittadini comuni. I funerali si terranno martedì 1° luglio alle ore 10, nella chiesa parrocchiale di Favria.

Sarà un momento di raccoglimento, ma anche di riconoscenza. Un ultimo saluto a chi ha scelto di servire senza clamore, di aiutare senza apparire, di dare tutto senza chiedere nulla.

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