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Pfas nel sangue, esplode il caso in Piemonte: cosa dicono i primi dati

Oltre 700 residenti controllati vicino allo stabilimento chimico di Spinetta Marengo: Regione sotto pressione

Pfas nel sangue, esplode il caso in Piemonte: cosa dicono i primi dati

Pfas nel sangue, esplode il caso in Piemonte: cosa dicono i primi dati (immagine d'archivio)

Prosegue a ritmo sostenuto il monitoraggio sanitario sui Pfas promosso dalla Regione Piemonte tra gli abitanti che vivono entro tre chilometri dallo stabilimento chimico di Spinetta Marengo, alle porte di Alessandria. In poco più di due mesi sono state raccolte oltre 700 preadesioni al programma volontario di biomonitoraggio ematico, mentre sono già 456 i prelievi effettuati da aprile a giugno nei locali dell’ambulatorio distrettuale Asl di Alessandria.

A questi si aggiungono altri 135 prelievi risalenti a fine 2023, portando il totale complessivo a 591 campioni già raccolti. L'iniziativa – attiva nei fine settimana e il mercoledì – ha coinvolto centinaia di residenti in una delle aree più sensibili della regione in termini di esposizione a sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche.

«L’adesione dei cittadini è stata molto alta – ha dichiarato l’assessore alla Sanità Federico Riboldi – e questo ci permette di raccogliere dati fondamentali per decidere le prossime azioni. Siamo al lavoro per definire un nuovo protocollo di presa in carico, che sarà presto operativo».

Entro fine luglio verrà riconvocata la task force regionale, che avrà il compito di fare il punto sui dati disponibili e pianificare le nuove tappe del percorso sanitario. In parallelo, sono in corso le consegne dei referti relativi agli esami, comprensivi anche dei valori di Pfas di nuova generazione, benché per molte di queste sostanze non esistano ancora limiti-soglia normativi.

Ogni cittadino che riceve il proprio esito viene affiancato da un medico disponibile a fornire spiegazioni dettagliate e, se necessario, a proporre un percorso di monitoraggio pluriennale, con esami e controlli periodici.

«La nostra linea – sottolinea ancora Riboldi – è quella della trasparenza assoluta, sin dall’inizio. I dati dei prelievi effettuati nei primi 500 metri intorno al polo chimico sono stati pubblicati, e continueremo a informare puntualmente la popolazione».

L’iniziativa, promossa in seguito alla crescente attenzione sulla contaminazione da Pfas nella zona di Spinetta Marengo, rappresenta uno dei più grandi sforzi di biomonitoraggio ambientale mai attivati in Piemonte, con il duplice obiettivo di proteggere la salute pubblica e fornire dati affidabili per eventuali interventi futuri.

Lo stabilimento | Spinetta Marengo

Solvay a Spinetta Marengo, frazione del comune di Alessandria

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