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Acque di Chivasso inquinate? Castello e Debernardi tacciono

Percolatodotto, scontro tra SMAT e SGRA: il consigliere regionale denuncia la presenza di PFAS nelle acque della zona

Acque di Chivasso inquinate? Castello e Debernardi tacciono

Acque di Chivasso inquinate? Castello e Debernardi tacciono

Alberto Unia, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, ha presentato pochi giorni fa un’interrogazione in Consiglio regionale. Nell’interrogazione, il consigliere chiede alla Regione cosa intenda fare in merito alla presenza di Pfas nelle acque delle discariche di Chivasso, ispezionate da ARPA, e nel depuratore SMAT di Chivasso – regione Arianasso. La quantità di Pfas è sotto la soglia consentita dalla legge, riconosce Unia, ma c’è, e il consigliere tocca il tempo alla Regione.

Unia non è molto preciso e non cita con esattezza la documentazione dalla quale trae le sue informazioni. Ma l’assessore regionale Matteo Marnati, rispondendogli su SMAT e ARPA, aggiunge una frase che può interessare ancor più noi chivassesi. La frase riguarda il percolatodotto, costruito recentemente sul lato Est delle discariche, nel quale le discariche medesime versano le loro acque. Il percolatodotto a sua volta versa il contenuto nella rete fognaria, che raggiunge il depuratore generale di Arianasso, fra Castelrosso e il Po. L’impianto depura le acque, quelle di tutta Chivasso e non solo quelle delle discariche, e poi le scarica nel fiume.

Claudio Castello sindaco di Chivasso

Le parole dell’assessore Marnati sono all’incirca le seguenti: «Per quanto riguarda il percolatodotto, le autorizzazioni delle due attività che scaricano in fognatura sono attualmente in fase di revisione ed aggiornamento da parte della Città Metropolitana di Torino, titolare del procedimento, su istanza di SMAT. L'aggiornamento delle autorizzazioni sarà funzionale al rispetto dei VLE di legge nello scarico dell'impianto di depurazione di Chivasso».

Abbiamo allora contattato Città Metropolitana, che è l’ente che rilascia tutte le autorizzazioni alle discariche, e abbiamo rapidamente ricevuto questa risposta: «Sulla base della richiesta di Smat, la Città metropolitana ha avviato il provvedimento per la modifica dell'autorizzazione allo scarico in fognatura. Tali avvii sono stati oggetto in questi giorni di ricorso al TAR per cui ci costituiremo in giudizio. Nel frattempo abbiamo concordato l'indizione di un tavolo tecnico con le due aziende e Smat che faremo ai primi di giugno per approfondire le considerazioni fatte da Smat, sentire le controdeduzioni delle ditte e poi procedere con le istruttorie».

Le parole di Città Metropolitana sono sufficientemente chiare. Che cosa è accaduto? Probabilmente SMAT si è vista arrivare nel depuratore delle sostanze sgradite e a suo giudizio imputabili alle discariche. SMAT ha quindi avvisato Città Metropolitana e ha sollecitato l’ente a prendere provvedimenti. Città Metropolitana si è mossa, e avrebbe addirittura intenzione di modificare le autorizzazioni rilasciate alle società che gestiscono le quattro discariche, cioè SGRA (ex SMC) del gruppo Waste-Innovatec, che ne conduce tre, e un’altra che non conosciamo. Contro questi avvii di provvedimento SGRA potrebbe avere presentato ricorso al TAR contro Città Metropolitana, la quale si è costituita.

Città Metropolitana ci informa anche che AI PRIMI DI GIUGNO si terrà un tavolo tecnico con le due aziende e con Smat: verranno approfondite le critiche di SMAT, saranno sentite le obiezioni delle società delle discariche, e poi l’ente provinciale avvierà le istruttorie, cioè trarrà le sue conclusioni e forse assumerà provvedimenti quali la modifica delle autorizzazioni.

Cercheremo di tenere al corrente i lettori dello svolgimento della questione. Cercheremo, nei limiti delle nostre possibilità. Perché dubito che potremo contare sulla trasparenza dell’amministrazione di Chivasso, che si sta chiudendo in un bunker e da tempo non risponde alle nostre richieste di informazioni, o vi risponde evasivamente. E magari con un po’ dell’arroganza con la quale ha trattato i commercianti durante il consiglio comunale di lunedì scorso. Crediamo forse che il sindaco Castello e i suoi assessori avrebbero avvertito i chivassesi dell’importante “tavolo tecnico” che si riunirà fra pochi giorni? L’assessore all’ambiente Fabrizio Debernardi si dedica alla Palestina e a Sabbiuné: che sarà mai il percolato delle discariche?

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